Gli opposti si attraggono. Discorso valido per i poli e per la fisica, un po’ meno per il calcio dove le differenze costituiscono l’autentico sale del confronto. E spesso tracciano il solco tra due modi diversi di intendere l’approccio alla competizione. Tra le tifoserie di Lecco e Pro Patria non corre buon sangue. Nulla di nuovo. Almeno in epoca recente. Per osmosi, la fiera rivalità è però tracimata anche sul campo dove (quest’anno più che mai), le due squadre minacciano di contendersi la corsa alla promozione. I tigrotti per classifica, valori e previsioni della vigilia. I blucelesti per valori, previsioni della vigilia e rimonta in corso. La sfida di domenica (ore 14.30, stadio “Rigamonti-Ceppi”), sarà così anche l’incrocio tra due club che hanno interpretato la stagione in modo profondamente diverso. Sia sul piano societario che su quello prettamente tecnico.                 

patrizia-testa-e1457785806833Andando per ordine, l’organigramma biancoblu è (di fatto) quello dell’anno passato. Salvo dimissioni del DG Asmini (non sostituito) e a dispetto delle sirene primaverili di ribaltone nella proprietà. Patrizia Testa ha invece puntato tutto sulla continuità cavalcando la voglia di riscatto di Sandro Turotti. Strategia che (al momento), sta pagando corposi dividendi. Sotto il Resegone (giocoforza), il rinnovamento è stato invece più che una scelta, una strettissima necessità. Dichiarato fallito il 5 dicembre 2016, il sodalizio di via Don Pozzi è stato aggiudicato all’ex numero uno del Seregno Paolo Di Nunno nell’asta suppletiva del 9 giugno scorso. Il nuovo ordine Paolo Di Nunno Lecco 1lariano ha tagliato i ponti con il vecchio costituito dal controverso (eufemismo) Daniele Bizzozero (sì, quel Bizzozero). O meglio, avrebbe tagliato i ponti visto che l’operazione di mercato Diakite (poi sfumata), sarebbe stata affidata proprio all’ex patron. Circostanza che (vera o verosimile), ha contribuito all’addio del DG Riboldi avvenuto a metà dicembre. Dopo che un mese prima aveva fatto altrettanto anche il DS Gizzarelli.

Alessio DelpianoMarcata distanza tra Busto e Lecco anche sul campo. Alla Pro Patria panchina affidata nuovamente a Ivan Javorcic e conferma anche per il sistema di gioco (3-5-2 e affini). Sul fronte bluceleste discorso leggermente più complicato. In estrema sintesi, si parte con Alessio Delpiano e il 3-5-2. E si finisce (l’andata) ancora con Delpiano ma con il 4-3-3. In mezzo, però, c’è stato anche un esonero con l’elastico. Il 25 settembre guida tecnica assegnata a Luciano De Paola (ora alla Pergolettese), prima di tornare sulla scelta iniziale solo 4 giorni dopo. Insomma, la noia è davvero un’altra cosa.

Mazzano (BS)14/05//2017Campionato Serie D Gir B Play offCiliverghe Mazzano - Aurora Pro Patria Nella foto: MR JAVORCICQuanto agli organici, la formazione biancoblu ha 22 giocatori già schierati (tranne Ghioldi, tutti con almeno 6 presenze), 8 presenti già nella rosa dell’anno passato di cui 4 attualmente titolari (Zaro, Scuderi, Colombo e Santana). In più, a dicembre si sono registrate solo 3 cessioni “minori” (Maggiore, Agosti più Veroni di rientro dal Matelica). Tutt’altro discorso per il Lecco che ha già impiegato 30 giocatori avendone ereditati solo 4 dall’ultima stagione. Nello specifico, Malvestiti, Meyergue, Colombo e Caraffa. Quest’ultimo, appena rientrato dall’Inveruno. Nel mercato chiuso 20 giorni fa, 11 le operazioni portate a termine. Sei in entrata (Rea, Visconti, Corteggiano, Rabbeni, Caraffa, Draghetti), e cinque in uscita (Castagna, Martina Rini, Szekely, Benedetti, Granata). Un robusto rimescolamento di carte che ha consentito l’innesto di due titolari di spessore (Rea e Rabbeni) e di valide alternative per la panchina (Corteggiano e Caraffa).

Due club, due gestioni (societaria e tecnica), completamente diverse. Stabilità da una parte. Fibrillazioni dall’altra. Gli opposti non si attraggono. Ma domenica saranno comunque faccia a faccia.

Giovanni Castiglioni