Ha raggiunto il tecnico Rolando Maran a Cagliari iniziando una nuova avventura che è già partita. Stiamo parlando dell’ex portiere del Varese, Walter Bressan, che ha appeso i guantoni due anni fa per avviare la carriera di preparatore. Al Cagliari sarà affiancato da un collega in prima squadra e in più curerà anche la preparazione dei portieri della Primavera. Con loro c’è anche lo “storico” vice Maraner.
I destini degli ex biancorossi Maran e Bressan si sono incrociati proprio ai piedi del Sacro Monte nella stagione 2011/2012, quella in cui il Varese sfiorò il sogno Serie A arrivando a giocarsi la finale playoff con la Sampdoria. Poi Walter è rimasto in biancorosso sino al 2014 trovando la Serie A, ma con la maglia del Cesena per poi ritrovare l’anno dopo Maran al Chievo come terzo portiere.
“Ho avuto la possibilità di concludere la carriera lì perché mi ha chiamato il mister e, da terzo portiere, avevo già iniziato a porre le basi per il post-calcio giocato. Ho studiato, preso il patentino e ho approfittato dei tempi morti per assistere agli allenamenti. Poi, sempre a Chievo, mi è stato affidato il ruolo di responsabile dell’area portieri nel Settore Giovanile. Ed ora ecco la nuova avventura a Cagliari” ci racconta il classe 1981.
Su Maran dice: “Nutro grande stima nei suoi confronti sia per il professionista che per la persona che è. Mi ha dato lui la possibilità di intraprendere questa carriera. Sono felice che le nostre strade si siano ritrovate alcuni anni fa e che il rapporto si sia evoluto”.
Un anno fa Bressan ci ha detto che “giocare è più facile che allenare”: “Lo robadisco. Il calciatore, sebbene si sacrifichi a sua volta, alla fine dell’allenamento pensa a quello del giorno dopo e così vale per la partita. E’ un’azienda personale, pensa a se stesso e a dare il meglio. L’allenatore invece, oltre ad avere più responsabilità, pensa a tante teste, deve essere credibile, aggiornarsi, studiare e in più ottenere risultati. Giuro che non è semplice, l’ho provato sulla mia pelle”.
Per Bressan, juventino doc, la partita più emozionante da giocare sarà contro la Juve di Ronaldo. “Ancora non ci credo che lo affronteremo. Lo considero un alieno, un atleta fuori dal normale. Avremo modo di studiarlo. Ovviamente da tifoso sono felice e spero ci porti a vincere la Champions“.
Sul suo arrivo aggiunge: “Alla società juventus va il grande merito di aver saputo programmare; cinque anni fa stava ripartendo e adesso ha saputo portare a casa un campione di quello spessore, il giocatore più importante del pianeta. Credo che un colpo del genere sia un vantaggio per due motivi: darà più importanza al calcio italiano, che avrà più seguito, e inoltre farà da stimolo, da esempio, agli altri club”.
Dal top della Serie A, a una squadra sospesa tra Eccellenza e Serie D, il Varese: “Non ho seguito da vicino le vicende, posso solo dire che si merita non dico di arrivare chissà dove, ma almeno di trovare un po’ di pace e di tranquillità a livello societario. La città meriterebbe una certezza economica, la gente è parecchio attaccata alla squadra e merita un progetto a lunga durata come è stato quello che ci ha portato a sfiorare la A”.
Elisa Cascioli