Manca sempre meno all’inizio della stagione sportiva 2018/2019 ed ora le squadre della provincia devono impegnarsi ancor di più in questo rush finale prima dell’esordio. Lo sa bene Marco Bianchi, nuovo head coach del Malpensa Rugby, che ha il compito di tenere alto il nome di una squadra che nelle ultime stagioni ha ottenuto ottimi risultati con l’ormai ex allenatore Fabio Brega, trasferitosi al Novara Rugby.
La scelta del presidente Valeria Rigolio è stata quindi quella di ripartire dall’esperto Bianchi, alla sua prima esperienza nei colori biancoblu dopo aver allenato diverse squadre come le giovanili la prima squadra del Rugby Varese, a inizio carriera, e successivamente Tradate Rugby, Lainate Rugby e Rugby Como.
Malpensa arriva da un’annata positiva terminata poi con i playoff promozione persi contro la seconda squadra di un certo Calvisano Rugby, formazione storica della palla ovale in Italia con la prima compagine che milita in Top 12, e le intenzioni sono quelle di provare a ripetersi come spiega coach Bianchi: “Il nostro obiettivo sono i playoff, ma non sarà affatto una passeggiata. Purtroppo abbiamo perso diversi giocatori, alcuni per motivi personali ed altri invece hanno cambiato club ma ha ancora tanto da dare. Posso dire di avere un gruppo molto bello e compatto qui al Malpensa con tanti ragazzi che hanno voglia di fare e mi ascoltano. Inoltre sono arrivati otto giocatori dai Sabres di Ranco e sono molto entusiasti ed intenzionati a tesserarsi con noi. Abbiamo ancora moltissimo lavoro da svolgere per esprimerci al meglio come gioco ma i presupposti per far bene ci sono”.
Bianchi Malpensa RugbySabato 29 settembre alle ore 18.00 invece il Malpensa giocherà, in casa, la sua ultima amichevole pre stagionale, questa volta contro la Nazionale sordi. Un match molto importante ma soprattutto fondamentale per oliare i meccanismi di gioco come spiega ancora coach Bianchi: “Nei prossimi due weekend lascerò i miei giocatori a riposo quindi questa è l’ultima possibilità che abbiamo per giocare insieme e provare un quindici ideale. Voglio dare minuti a tutti in modo da abituare i ragazzi al mio gioco. Nelle ultime settimane abbiamo fatto sia molta tecnica che contatto ed ho visto molte cose positive. Adesso però dobbiamo riprodurle in campo e riuscire ad essere concentrati e uniti per tutti gli ottanta minuti”.
Stefano Sessarego