
L’Italia oggi osserverà un giorno di riposo, mentre la Serbia affronterà la Polonia e vincendo anche solo due set avrà la certezza di essere tra le prime quattro al mondo.
Gianlorenzo Blengini ha mandato in campo il sestetto titolare, ma l’Italia eccezion fatta per le primissime battute è come se non lo avesse fatto. Molto deficitaria in ricezione, la formazione azzurra non è riuscita a produrre il suo gioco, si può dire in tutti fondamentali. Le poche difese, non facilitate da una prestazione estemporanea a muro cìnon hanno prodotto un numero sufficiente di contro-attacchi. La Serbia convinta e decisa ha spinto forte sull’acceleratore, in battuta (5 aces) e in attacco 63% contro un modesto 35% italiano. Il 25-15 finale è stato una logica conseguenza di tutto questo.
Nel secondo la Serbia ha continuato a macinare il suo gioco, a difendere molto e concretizzare le rigiocate. Gli Azzurri non riesco subito a scrollarsi completamente il timore che li ha bloccati nel primo parziale, lo cominciano a fare nella fase centrale, quando alla buona prova dei due centrali (soprattutto in attacco) si è unito un certo risveglio di Zaytsev, l’Italia rimonta alcune lunghezze e da meno quattro arriva a 18-19, è un momento poi la Serbia riprende il suo slancio. La ricezione e l’attacco degli uomini di Grbic hanno un rendimento decisamente migliore e l’ultimo allungo li porta al 25-20.
Nel terzo la Serbia non mollato la presa e con sicurezza ha costruito il 3-0 finale che la mette in una posizione privilegiata verso le semifinali.
“Loro hanno giocato una partita bellissima – ammette Simone Giannelli -. Noi nel secondo set abbiamo provato a tornare sotto, ma la loro battuta ci metteva in difficoltà e noi non siamo riusciti ad essere lucidi in fase di cambio palla. Le nostre colpe sono che non siamo riusciti a trovare nessuna soluzione a questi problemi. Loro stanno giocando bene, ma forse noi dovevamo pensare di più a noi a fer le cose meglio, tanto non c’era modo di fermarli. Adesso aspettiamo di conoscere il risultato di domani, poi penseremo alla Polonia con cui cercheremo di fare del nostro meglio”.
ITALIA: Mazzone 11, Giannelli, Juantorena 4, Anzani 4, Zaytsev 9, Lanza 5, Colaci (L). Baranowicz, Candellaro, Maruotti 1. Non entrati: Randazzo, Rossini (L), Cester, Nelli. All. Blengini.
SERBIA: Ivovic 10, Lisinac , Atanasijevic, Kovacevic, Podrascanin, Jovovic, Rosic (L). Non entrati: Okolic, Katic, Petric, Krsmanovic, Luburic, Majstarovic, Kostic. All. Grbic.
Arbitri: Zenovich (Rus) e Liu (Chn).
Spettatori: 11.700 incasso 282.900 euro
Durata set: 24, 30, 28
Italia: bs 12, a 1, mv 9, et 19.
Serbia: bs 16, a 10, mv 6, et 19.