Quello di domenica con il Monza (ore 18, porte chiuse al Brianteo) potrebbe essere il test più significativo dell’intero precampionato biancoblu. Coppa Italia compresa. Sicuro? Certo, e per almeno un paio di ragioni. La prima è la collocazione. Cioè ad un mese (quasi) esatto dal raduno e a due (teoriche) settimane dalla prima giornata (anche se il rinvio al 9 settembre è più di una semplice ipotesi). La seconda riguarda lo spessore dell’avversario. Club forte di un processo di crescita culminato in anno da matricola in Serie C in cui ha centrato un notabile quarto posto.
Per la Pro Patria un chiaro salto di qualità dopo l’amichevole di ieri con il Briga Novarese (0-2 griffato Ghioldi e Pllumbaj). Per la formazione di Zaffaroni altro impegno pari categoria ad una settimana dal successo per 1-0 (rete dell’ex Reginaldo, stella del mercato di Pippo Antonelli) contro la Pro Vercelli al “Piola”. Due stagioni fa il testa a testa tra biancorossi e tigrotti fu l’headline di quella Serie D. Di fatto risolto dal 2-0 per il Monza nel confronto diretto del 29 gennaio 2017 (nelle foto). Rispetto ad allora la rosa brianzola ha mantenuto l’allenatore più 5 giocatori 
(D’Errico, Guidetti, Origlio, Palesi e Riva), quella bustocca altrettanti (Colombo, Disabato, Pedone, Santana e Zaro). Segnale evidente di una matrice di lavoro non così dissimile. Almeno all’apparenza.
Peccato solo che, causa lavori in corso al Brianteo, il confronto di cui sopra sia bandito ad occhi esterni (stampa compresa). Toccherà lavorare di fantasia. Purtroppo.
Giovanni Castiglioni
