All’inizio era una sorpresa, a poco a poco è diventato invece una solida realtà: è il Morazzone di mister Ivan Stincone che si è laureato campione d’inverno nel girone A di Promozione con 31 punti, frutto di 10 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte. A fare un bilancio è proprio l’allenatore rossoblù, arrivato in estate e protagonista di ottimi primi mesi di campionato insieme ai suoi ragazzi.

Vi aspettavate di essere così in alto alla fine del 2018?
“Sarei bugiardo se dicessi di sì. Credo che nessuno di noi e nessuno degli addetti ai lavori si aspettasse di vederci in vetta al giro di boa. Abbiamo costruito una squadra giovane e secondo idee precise di cui ci siamo assunti le responsabilità. Ad oggi sono contento perchè ho avuto da tutti una risposta veloce e positiva al lavoro intrapreso e questo mi fa capire che la strada intrapresa è quella giusta”.

Quali sono le caratteristiche che vi hanno portato in vetta?
“Abbiamo fame e umiltà, ecco i due ingredienti che non ci mancano mai. Ci sono giocatori più esperti che trascinano il gruppo e lo guidano in alcuni momenti e giocatori più giovani che li seguono passo dopo passo e, a loro volta, danno entusiasmo. Ghizzi, ad esempio, è il nostro bomber ed è anche il capocannoniere del girone: è un leader, ha carisma e personalità, come ha già dimostrato nel girone d’andata; nel ritorno, che sarà ancora più difficile, mi aspetto che dia di nuovo il suo importante contributo dal punto di vista caratteriale. Ci sarà bisogno dei suoi gol e della sua guida”.

Quali sono state le partite chiave dell’andata?
“Il 5-1 contro un Saronno ancora competitivo è stato un buon banco di prova. Venivamo da due sconfitte di fila e con quel successo abbiamo dato una risposta forte. L’altra gara di cui ho un ricordo ben definito è stata l’ultima, il 3-1 rifilato in casa del Meda, un avversario di altissimo valore; avevamo tante defezioni e abbiamo strappato quei tre punti con carattere e cuore”.

Che girone di ritorno ti aspetti?
“Per noi sarà molto difficile. Se finora siamo stati una novità, adesso gli avversari ci conoscono e, temendoci almeno un po’, prepareranno le sfide contro di noi con grande cura e attenzione. Dobbiamo lavorare su di noi, sul fatto di essere davanti a tutti senza subire la pressione di questa posizione mantenendoci umili, sfrontati e ambiziosi. Sarà una lotta perché ci confronteremo contro corazzate, ma ciò non ci spaventa. Siamo cresciuti dal punto di vista caratteriale e dovremo dimostrarlo domenica dopo domenica. Dunque, mi aspetto di continuare sul percorso già tracciato in questi ultimi mesi e sono sicuro di poter contare su alcuni ragazzi che finora non ho avuto a disposizione a causa di infortuni. Anche loro saranno un valore aggiunto”.

Chi sono gli avversari più agguerriti nella lotta verso l’Eccellenza e un posto nei playoff?
“Mi è piaciuta moltissimo la Besnatese. E’ una squadra costruita con criterio, che gioca un bel calcio e che ha in panchina un mister preparato. Non so dove potrà arrivare, ma sicuramente è la formazione che mi ha impressionato positivamente di più. Vergiatese e Rhodense sono temibili e ancora di più lo è il Gavirate che ha delle individualità di grande spicco. Contro di loro abbiamo perso di misura una partita tirata e combattutissima che poteva essere risolta in qualsiasi momento da una delle due squadre che si sono pressoché equivalse”.

Rhodense, Muggià, Base 96 Seveso e Olimpia sono i vostri primi avversari del 2019. Un avvio non semplicissimo.
“Prima o poi dovremo affrontare tutte le nostre antagoniste e l’importante è farsi trovare pronti. E’ per questo che stiamo lavorando già da questi giorni e non ci siamo fermati se non nei giorni di festa. La Rhodense vorrà “vendicare” il ko dell’andata e noi non ci faremo sorprendere. Siamo curiosi di vedere dove possiamo arrivare e di far vedere a tutti chi siamo. Una partita alla volta costruiremo con serenità il nostro futuro”.

 

– LA CLASSIFICA
LE PAGELLE DEL GIRONE D’ANDATA

Laura Paganini