La conferma della parte sportiva – il contratto di Coldebella prevedeva un’opzione di uscita in questa estate e né la società né il dirigente hanno scelto di esercitarla – è stata il primo passo di questa estate biancorossa, che ha già cominciato a colorarsi con i rumors per aggiungere un elemento italiano di buon livello (la formula di composizione del roster passerà al 6+6) e con la seconda ufficialità sul fronte dei giocatori stranieri.

La prima era stata infatti il rinnovo contrattuale di Tyler Cain, che rimarrà in biancorosso per altre due stagioni. Al suo fianco, è sicuro della permanenza a Varese – tra gli stranieri – solamente Aleksa Avramovic, a patto che non si facciano avanti squadre di maggior blasone disposte a pagare un buyout tutto sommato non proibitivo. Anche Wells e Waller hanno il contratto, ma la società può scegliere di uscire e al momento pare essere questa l’idea del club di Piazza Monte Grappa.

Il primo innesto vero e proprio di questo mercato, dunque, sarà l’ala Dominique Archie, che in Italia ha vestito per due stagioni (2014/2015 e 2016/2017) la maglia di Capo d’Orlando. Lo statunitense, che in NCAA ha giocato per South Carolina, è stato una delle tante intuizioni della squadra siciliana, che lo pescò dalla Romania dove aveva giocato per due stagioni con il Timi?oara.

Le due annate di Archie in Serie A sono state più che positive: 13.2 punti e 6 rimbalzi di media al primo giro (con 14 di valutazione) e 13.7 punti e 5.5 rimbalzi al secondo (14.1 di valutazione), numeri impreziositi dalle notevoli percentuali al tiro (51.8% da due e 40.2% dall’arco dei tre punti). Archie è stato per due anni punto di riferimento di una squadra che, nella stagione 2016/2017, è riuscita anche a qualificarsi per i playoff, raggiungendo un traguardo che in Sicilia mancava dal 2008 con Meo Sacchetti in panchina.

Se la sua miglior prova italiana risale alla prima parentesi in Sicilia ed è una serata da 27 punti, 10 rimbalzi e 34 di valutazione sul campo di Brindisi, è proprio a Masnago che Archie ha sfoderato la miglior partita della sua seconda avventura con l’Orlandina: 26 punti, 7/9 da due, 3/4 da tre, 8 rimbalzi e 30 di valutazione che non furono comunque sufficienti per riportare la vittoria, andata a Varese in un finale combattutissimo (74-72 il punteggio alla sirena).

Nel mezzo Archie ha vestito la maglia di Ostenda, affrontando di nuovo Varese nel corso della FIBA Europe Cup. L’anno scorso, invece, il giocatore ha tenuto 8.6 punti e 4.5 rimbalzi di media con il Bnei Herzliya nel campionato israeliano. Per la società biancorossa si tratta di un profilo molto interessante per diversi motivi, primo fra tutti l’evidente compatibilità con quel sistema di gioco che ha fatto la fortuna di Cain e compagni nel girone di ritorno della passata stagione.

Archie infatti ha più dimensioni di gioco: è un attaccante efficace, anche dalla distanza, ma è votato al gioco corale e sa aspettare il suo momento senza forzare la giocata; in difesa, poi, è un giocatore che spende energie e che non fa mai mancare il suo contributo. Rispetto a Vene, il giocatore che presumibilmente andrà a sostituire, è un miglior realizzatore ma non ha le stesse doti nella lettura del gioco e nel tempo di passaggio. Comunque un colpo di tutto rispetto per la Varese che verrà.

Filippo Antonelli