Il nuovo sodalizio dei settori giovanili Busto 81 – Beata Giuliana ha già aperto le sue porte con il primo di una lunga serie di open day.
Lo scorso sabato dalle ore 10 alle ore 12 ci si è ritrovati presso il campo sportivo di via Valle Olona per accogliere tutti i bambini nati negli anni 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012 e per dar loro modo di avvicinarsi al mondo del pallone. Lo stesso si ripeterà proprio sabato prossimo, negli stessi orari, ma presso il campo di via Cascina dei Poveri.
Questa sera, invece, è la volta dei 2006 e 2007 che sempre presso il centro sportivo di Beata Giuliana avranno modo di cimentarsi e confrontarsi fra loro, mentre domani la stessa occasione sarà offerta ai classe 2003, 2004.
Al termine di ogni seduta non mancherà una generosa merenda per tutti.
Coordinatore del progetto Pietro Rizzuto, che vanta una lunga esperienza tra le fila dei settori giovanili di Como, Sestese, Vergiatese, Castellettese, Arsaghese (fra le altre), coadiuvato dal responsabile tecnico Fabrizio Cerana: sono loro le menti di questo progetto insieme ad un qualificato staff di allenatori riconosciuto anche tramite titoli di lauree in scienze motorie e patentino Uefa B “Ma i titoli non bastano, l’aspetto umano sarà fondamentale afferma senza indugi Rizzutoperché non dimentichiamoci che alla base di tutto c’è il divertimento, la capacità di insegnare e di fare squadra trasmettendo i veri valori dello sport”.
Parlando un po’ più specificatamente di questo progetto, da dove e come nasce l’idea?
L’asd Academy BeataBusto 81 nasce dall’idea di dar vita ad un bacino, un serbatoio di giovani che abbiano in primis voglia di giocare a calcio, ed in secondo luogo l’intento di inserirsi in una società che possa garantire uno sviluppo e una crescita nel tempo, non andando a cercare altrove una prima squadra nel momento in cui s conclude il percorso con gli allievi poiché potrà indossare le maglie di Busto 81 (e quindi in eccellenza o addirittura in serie D) o di Beata Giuliana (in seconda categoria). Troppo spesso ci ritroviamo al cospetto di società che hanno numeri contati, che non sanno dove pescare i giocatori, che faticano a formare prime squadre costretti a pescare ragazzi altrove”.
Al di là di questi open day come vi muoverete?La nostra prerogativa è non avere fretta e fare le cose fatte bene, vogliamo dare vita ad un progetto serio e soprattutto solido quindi non ci siamo posti degli obiettivi temporali, cercheremo di fare tutte le squadre già il prossimo anno ma se così non dovesse essere non sarà un problema, ci preme dare qualità ad un progetto che deve essere solido e durare nel tempo; Busto 81 e Beata Giuliana non hanno fatto altro che unire le forze, le strutture, per costruire insieme un qualcosa di importante”.

Mariella Lamonica