La scena è più o meno questa. Malpensa Fiere, festa di Natale della Pro Patria. Arrivi (in colpevole ritardo), entri e trovi Sala Dell’Acqua quasi esaurita. Ti accomodi, dai un’occhiata alle immagini ma non scorgi nessuno sul palco e scopri (grazie alla dritta dell’intramontabile Beppe Casabianca) che lì c’è solo lo streaming. I protagonisti (prima squadra e settore giovanile) sono al piano di sopra, in Sala Caproni (anche questa quasi esaurita), dove il Responsabile della Comunicazione Nicolò Ramella sta officiando la vernice sotto l’albero. Imprevisti della virtualità contemporanea. Ed allusiva metafora di come sia inutile cercare ancora la Pro Patria al piano terra. Ormai il club tigrotto (in senso stretto e in senso lato) è già salito al primo.

Assolta la premessa, resta da inquadrare la serata che ha previsto uno sviluppo didattico/formativo. Grazie alle similitudini di Patrizia Testa (“Siamo passati dalla scuola materna, alle elementari, alle medie. Ora serve qualcuno che ci possa permettere di fare il college in America”), alle parole sempre trascinanti dell’assessore allo sport di Busto Gigi Farioli (“Io vi voglio bene”), e alla presenza in forze (freschissime) dei ragazzi delle varie categorie giovanili biancoblu. Al centro di una riffa video con in palio una seduta di allenamento con la formazione di Javorcic (opportunità guadagnata dai Pulcini 2008) e una maglia autografata del capitano Mario Alberto Santana (assegnata a Feliciano Antignano). Evidente tentativo di creare legame e senso di appartenenza per i colori (e i valori) della squadra bustocca. A sensazione, esperimento ben riuscito.       

Giovanni Castiglioni
(foto di Davide Caforio, Agenzia Blitz)

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