Sembrava poter essere un lungo matrimonio (contratto fino al 2019), forse l’ultimo della carriera sportiva del grande Charlie, e invece l’avventura sulla panchina di Torino per il coach tre volte campione d’Italia potrebbe già essere al capolinea. Dopo le dimissioni di Luca Banchi, la Fiat aveva vinto (83-77 sul Lietuvos in Eurocup) all’esordio di Recalcati da allenatore dei piemontesi, ma è poi incappata in una serie negativa da cinque sconfitte consecutive.

Al di là del ruolino di marcia, piuttosto insolito per una compagine che era stata grande protagonista del girone d’andata, a preoccupare maggiormente è stata l’arrendevolezza che ha permeato queste sconfitte, arrivate proprio per questo motivo con ampio scarto: -14 in casa con Brindisi, -33 in Lituania, -12 a Sassari, -26 a Monaco di Baviera e -18 in casa con Avellino. Una squadra, in sostanza, che sembra non essere più tale e che rischia di gettare al vento una prima parte di stagione di alto livello.

Recalcati aveva già lasciato intuire nel post-partita di ieri di non essere contento della situazione («Sto incontrando difficoltà superiori a quelle che pensavo. In questa partita non c’è stato niente di buono, ci sono segnali poco positivi per quanto riguarda la disponibilità dei giocatori. Farò le mie valutazioni a mente fredda»). Secondo La Stampa, l’ex allenatore della nazionale avrebbe riflettuto e deciso in mattinata di rassegnare le sue dimissioni.

In caso questa notizia venisse confermata ufficialmente, per Recalcati si tratterebbe del terzo addio burrascoso in fila dopo quelli a Venezia e a Cantù: in entrambi i casi il motivo della partenza era legato ad incomprensioni con la società. Questa volta, invece, al centro della decisione sembrerebbe esserci l’atteggiamento dei giocatori. Se Charlie dovesse effettivamente lasciare, la Fiat punterebbe a questo punto su Paolo Galbiati (33 anni, per lui sarebbe un esordio assoluto da head coach in A), che era arrivato in estate come vice di Luca Banchi.

Filippo Antonelli