Che sarebbe andata a finire così era cosa ormai arcinota. A centottanta minuti dal termine della stagione Rhodense e Castanese si trovano a braccetto in testa al campionato di Promozione con lo stesso numero di punti. Il punteggio tra le mura amiche sorride agli arancioneri, quello in trasferta ai neroverdi che hanno segnato meno ma anche subito meno degli avversari. Insomma, equilibrio sostanziale che solo uno scontro diretto potrà scalfire. Avviciniamoci al big match di domenica attraverso le parole dei due tecnici, Crucitti (Rhodense) e Cataldo (Castanese).

Come arriva a questo big match la sua squadra?
Crucitti: “Siamo in un buon periodo, al di là degli ultimi risultati. Dopo aver raggiunto il primo posto, avevo detto alla squadra che avremmo disputato quattro finali e ora dobbiamo completare l’opera. La condizione atletica è ottimale, i ragazzi corrono dall’inizio alla fine e siamo ben altra squadra rispetto all’andata. Peccato per la squalifica di Di Noto, ma spero di recuperare Sala che per noi è una pedina fondamentale”.
Cataldo: “Stiamo discretamente bene e con Gavirate e Uboldese abbiamo ottenuto buoni risultati. Ci aspetta una partita importante e sarà fondamentale arrivare al match con la testa giusta. Devo dire che i ragazzi, pur avendo poca esperienza, stanno lavorando con la giusta tensione”.

Cosa teme dell’avversario? E quali sono invece i punti deboli?
Crucitti: “La Castanese è rimasta in testa dall’inizio ed è da temere sotto tutti i punti di vista. Hanno ottimi giocatori come Colombo, Barbaglia, Belloli, Pettinicchio, ma sono fiducioso e voglio trasmettere questa mia sensazione alla mia squadra. Il punto debole della Castanese? All’andata era impensabile che a due giornate dalla fine del campionato si trovasse in una situazione simile e può darsi che adesso sentano un po’ la pressione; chi ha da perdere di più sono loro”.

Cataldo: “Le gare di andata e ritorno non sono mai uguali. Credo che la Rhodense sia indubbiamente più esperta di noi e non saprei citare un loro punto debol”.

Il vostro asso nella manica qual è?
Crucitti: “Abbiamo tante carte da poterci giocare. Abbiamo Beretta che è un simbolo della Rhodense e si è fatto trovare presente in tutte le situazioni. È sempre stato determinante e confido in lui come anche in Caruso”.
Cataldo: “Forse la continuità: siamo sempre stati in testa e abbiamo il dovere di provare a conquistare l’Eccellenza. La vera forza della mia squadra è nel gruppo: siamo solidi e abbiamo grande entusiasmo. Vedremo se la voglia di vincere e l’organizzazione saranno sufficienti”.

Cosa farà la differenza nello scontro diretto?
Crucitti: “La partita si risolverà a livello mentale, serviranno freddezza, carisma e personalità. Sappiamo già cosa fare a livello tattico, sappiamo anche adeguarci agli avversari in base a come giocano. Cercheremo di imporre sempre il nostro gioco, anche se poi il responso del campo potrà essere diverso”.
Cataldo: “Attenzione, applicazione e la variante da non sottovalutare delle condizioni atmosferiche. Anche la condizione atletica perciò sarà determinante. Poi chi approccerà meglio alla gara avrà più possibilità di vittoria. Noi, dal canto nostro, cercheremo di essere propositivi ed aggressivi, di giocare per vincere. Non dovremo rischiare troppo, ma vogliamo sfruttare al massimo quello che ci concederanno gli avversari, che solitamente è poco”.

Che la parola passi al campo.

Alessio Colombo