Il Varese ha spazzato via i limiti offensivi contro il Castellazzo riuscendo ad essere concreto. Non solo ha saputo sbloccare la gara, ma è riuscito, a differenza di altre occasioni, a saper chiudere la gara. Al gol di Pedrabissi ha raddoppiato Palazzolo che ha raggiunto quota 11 e il Varese ha potuto così chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio. Nei minuti seguenti non ha voluto rischiare e ha saputo tener botta nel momento migliore degli avversari; ha portato la barca in porto ottenendo tre punti pesantissimi per la classifica che, complice i risultati favorevoli, hanno riaperto i giochi sul fronte salvezza. La Varesina si è fermata sul campo della Caratese, il Seregno ha perso a Chieri (prossimo avversario dei biancorossi), l’Olginatese è stata sormontata dal Como, il Casale ha vinto, ma ha fermato il Pavia, pareggino quello tra Arconatese e OltrepoVoghera che sono quasi al sicuro rispettivamente a quota 44 e 42. Insomma la giornata ha sorriso al Varese che adesso però deve saperne approfittare sul serio cercando la seconda vittoria consecutiva in casa dove domenica arriva il Chieri che guarda dritto ai playoff. Battere una delle squadre partite coi favori del pronostico e che sta vivendo un periodo decisamente positivo non sarà per niente facile, ma il Varese ha il dovere di provarci. Dopodiché guarderà ancora i risultati delle dirette concorrenti prima di affrontare un derby di sangue in casa della Varesina, formazione che domenica va a Como e che difficilmente riuscirà ad evitare gli spareggi salvezza.

Intano il Varese la salvezza la cerca anche sul fronte societario dove attualmente non ci sono novità. I Catellani sono tornati allo stadio, sia a Seregno (Sauro) che al “Franco Ossola” (Fulvio); il principale soggetto interessato all’acquisizione del club di Paolo Basile resta la holding di cui è socio Fabrizio Berni che è stata individuata dai Catellani e i creditori restano in attesa di un eventuale accordo in modo tale da abbassare il debito. Le pendenze più onerose riguardano le utenze e i due fornitori Macron (sponsor tecnico) e Vanoni  che si occupa del prato dello stadio. Ad oggi però il discorso di abbattimento del debito, abbozzato mesi fa, non è ancora stato intavolato. Durante questa settimana lo studio Orsi che cura gli interessi della proprietà si aspetta una proposta concreta e vincolante da parte dei compratori, ma la sensazione è che i tempi non siano così brevi. Prevale lo scetticismo e c’è il rischio che le trattative si prolunghino ulteriormente sino al termine del campionato per poi magari nemmeno decollare.

Elisa Cascioli