Grazie alla sconfitta di Milano sul campo di Brescia, Venezia torna in vetta della classifica, in attesa dello scontro diretto con l’Olimpia. Se Avellino e Trento sono ben distaccate, Cantù, Varese e Bologna rimangono appiccicate a quota 28 punti, con l’Openjob sesta per la classifica avulsa. Sul fondo continuano ad annaspare Capo d’Orlando e Pesaro.

Banco di Sardegna Sassari – Umana Reyer Venezia 84-92
Partita sostanzialmente equilibrata tra Sassari e Venezia, con gli ospiti che, dopo il pareggio a quota 43 nell’intervallo, acquisiscono un piccolo vantaggio nel terzo periodo e non si voltano più indietro, forti della lunghezza della loro rosa. La Reyer è in giornata nel tiro da 3 (9/20, 45%) e quando le percentuali dalla lunga distanza si alzano è ingiocabile per tutti tranne Milano, Sassari è invece troppo dipendente da un comunque ottimo Bamforth, che si toglie un po’ di ruggine di dosso con uno straordinario 5/6 da 3. Per Sassari 21 di Bamforth, 13 di Stipcevic e 12 di Planinic. Per Venezia 14 di Tonut, 15 di Watt e 18 di Haynes e Daye.

VL Pesaro – Red October Cantù 82-91
Con la solita gara fatta di contropiede e intensità Cantù riesce ad espugnare l’Adriatic Arena e rimanere nella provvisoria griglia playoff. Forti di un secondo quarto vinto 16-28, gli uomini di Sodini hanno sfruttato spesso e volentieri le azioni offensive farraginose di Pesaro per recuperare ben 14 palloni (6 per il solo Culpepper) e tramutarli in letali ripartenze, sfruttando la velocità delle guardie e lo straripante atletismo di Christian Burns. Pesaro ha provato ad appellarsi all’estro del suo salvatore Rotnei Clarke, ma non ha poi retto in difesa contro una squadra talentuosa come Cantù. Per Pesaro 10 di Braun e Omogbo, 18 di Bertone e 29 di Clarke. Per Cantù 11 di Thomas e Ellis, 15 di Smith, 17 di Chappell e 18+14 di Burns.

Happy Casa Brindisi – Vanoli Cremona 72-99
La Vanoli vince tre periodi su quattro, ma è nel terzo quarto che fa il vuoto e costringe Brindisi ad un passivo così pesante, con parziale di 11-32. I due americani leader di Cremona, Darius Johnson-Odom e Kelvin Martin, si scatenano e firmano 20 punti in due. Cremona tira con il 70% da 2 (30/43), sfruttando una pessima protezione del ferro da parte di Brindisi e capitalizzando le palle perse degli avversari (16, con 13 palloni recuperati dagli uomini di coach Sacchetti). Per Brindisi 10 di Lydeka, 12 di Smith, 13 di Iannuzzi, 19 di Suggs. Per Cremona 12 di Sims, 15 di Fontecchio, 27 di Martin e Johnson-Odom.

Betaland Capo d’Orlando – Sidigas Avellino 73-77
Vince a fatica, nel supplementare, la Sidigas, che deve sudare sette camicie per avere ragione di una Betaland molto più coriacea dall’avvento in panchina di coach Mazzon. Avellino riesce a conquistare un vantaggio consistente all’intervallo, ma si fa rimontare nel finale dalle giocate di Stojanovic e Smith. Nel supplementare si sveglia finalmente Jason Rich, che firma il +4 Avellino prima della tripla di Lollo D’Ercole che chiude definitivamente i conti. Per Capo d’Orlando 11 di Atsur, 14+10+8 di Stojanovic, 18 di Knox. Per Avellino solo due i giocatori in doppia cifra: D’Ercole con 13 e Filloy con 14.

Germani Basket Brescia – EA7 Emporio Armani Milano 88-85 (in foto in alto da fb Olimpia Milano)
Ancora un supplementare, questa volta a Brescia dove la Germani riesce a battere Milano, consolidare il terzo posto e regalare un’immensa gioia ai suoi tifosi, che non vedevano la Leonessa sconfiggere l’Olimpia da ben 32 anni. Dopo un finale convulso, segnato più dagli errori che da giocate individuali, nel supplementare è l’estro di Marcus Landry, con 6 punti, a fare la differenza, in un PalaGeorge rovente sia come atmosfera che come temperatura. Milano decide di rinunciare a Gudaitis per il finale di regolamentari e supplementare e un po’ paga questa scelta, soprattutto con lo splendido tap-in di Landry su tiro libero sbagliato. Per Brescia, priva di Dario Hunt 14 di Luca Vitali, 15 di suo fratello Michele, 21 di Landry. Per Milano 12 di Jerrels, 14 di Gudaitis e Cinciarini, 22 di Goudelock.

Dolomiti Energia Trentino – The Flexx Pistoia 85-70
Non ha problemi Trento nel battere una comunque coriacea Pistoia: dopo un primo tempo all’insegna dell’equilibrio, la Dolomiti riesce a realizzare un parziale di 10-2 nei primi due minuti del secondo tempo, portandosi in doppia cifra di vantaggio e non voltandosi più indietro. Pistoia tira solo 12/36, 33% da due punti, soffrendo molto la difesa atletica e aggressiva di Trento, con la coppia di lunghi Sutton-Hogue in assoluto stato di grazia. Per Trento 16 di Gomes, 17+10 di Hogue e 17+11 di Sutton, 19 di Shields. Per Pistoia 16 di Mcgee e 18 di Mian.

RISULTATI E CLASSIFICA
LA PARTITA DELLA PALLACANESTRO VARESE

Marco Mastrorilli