Per ingannare l’attesa, cosa c’è di meglio di un succoso test con il Renate? De gustibus. In ogni caso, con il campionato in partenza solo il 16 settembre corre l’obbligo di mettere una pezza ai weekend del 2 e del 9. Il primo verrà occupato dal confronto con le pantere nerazzurre (domenica ore 17, Comunale “Mario Riboldi”). La formazione di Brevi è stata precocemente estromessa dalla Coppa Italia maggiore per mano del Rezzato (0-2 il 29 luglio), e ha trascorso l’agosto a colpi di amichevoli (o allenamenti congiunti) con Pro Sesto (1-3), Borgosesia (1-1), Alessandria (0-0), Como (1-0) e Crema (1-0). Ultima uscita datata 18. Da allora, pre stagione improntata alla noia moraviana.
Il più recente incrocio biancoblu con i brianzoli risale invece al 26 gennaio scorso quando (sempre in amichevole), finì 1-2 allo “Speroni” con vantaggio di Bortoluz e rimonta ospite firmata Piscopo e Simonetti (nella foto grande). Questa volta si giocherà nello storico impianto di via XXV aprile (nella foto a lato) che ha accompagnato la lunga rincorsa verso la Lega Pro e il successivo trasloco al “Città di Meda”. Possibilità di ritrovarsi in campionato? Poche. La Pro Patria dovrebbe essere inserita nel Girone A (unica lombarda con piemontesi, liguri, sarde, toscane e piacentine), mentre il Renate nel raggruppamento B (con le altre lombarde e le portacolori di Veneto, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Romagna, Marche, Umbria e Abruzzo). Tutte speculazioni fatte a muzzo aspettando che il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI si pronunci il 7 settembre. Semmai dovessero esserci dei ripescaggi in B, gli organici sarebbero giocoforza rivisti. Quindi, meglio non ipotecare il futuro.
Se (come pare) anche domenica 9 verrà fissato un test con un’altra compagine pari categoria, la truppa di Javorcic avrà preparato la regular season con 5 sfide in 5 weekend consecutivi contro squadre di C. Le due di Coppa con il Gozzano (2-2 e 1-1), quella a porte chiuse con il Monza (1-1) e le due mancanti. Tornando al pareggio di domenica al “Piola”, restano (da una parte), l’orgoglio scalfito e la convinzione di un passaggio del turno sfuggito per un paio di leggerezze. Dall’altra però, anche la certezza che quando il gioco si farà duro, la Pro Patria avrà almeno un infrasettimanale in meno. Sarà cinico ma (forse), è meglio così.
Giovanni Castiglioni