In un campionato così poco lineare, fatto di colpi di scena (soprattutto a livello organizzativo) che continuano a destare scalpore, lo abbiamo detto più volte che c’è una certezza in cima alla classifica di prima categoria che si chiama Fagnano, ma certezza nella certezza è quel centrocampista rifiorito proprio qui, dopo un brutto infortunio al ginocchio, ed un’annata complicata in quel di Solbiate Olona: Simone Di Nola.
Il 33enne rimasto ai box diversi mesi per la rottura del crociato, si è rimesso in piedi al 100% negli ultimi scampoli della passata stagione, salvo poi sposare una nuova causa. “Quella che potrebbe essere l’ultima”. Davvero? “Eh sì potrebbe – afferma Di Nola – gli impegni familiari chiamano, a giorni sarò padre per la seconda volta, non sarà facile conciliare tutto, vedremo, ma quest’ipotesi è più che una probabilità”.
Partiamo dall’inizio: nella vicenda estiva che ha visto la Solbiatese rinunciare alla prima squadra, tu scegli una nuova avventura e a giudicare dal girone d’andata non potevi fare scelta migliore.
“Al momento sta filando tutto liscio, sono molto soddisfatto sia a livello personale sia a livello di squadra, io ho quasi sempre giocato e penso di aver fatto sempre il mio, poi ho trovato un gruppo fantastico ed un mister eccezionale, c’è tutto per fare bene”.
Rientrare da un infortunio come quello che hai avuto tu non è mai facile eppure sembri davvero in formissima, qual è il segreto?
“Fammi fare gli scongiuri del caso (ride ndr), a parte gli scherzi è vero, sto benone, meglio di quanto pensassi, ma un anno fermo fa riflettere molto; quando mi sono rotto il ginocchio faticavo ad andare a vedere la Solbiatese, fa male star fuori, poi senti un sacco di chiacchiere e dentro ti scatta qualcosa, ritrovi stimoli che un po’ avevi perso e senti di non poter chiudere così, perciò ho lavorato sodo, mi sono rimesso in piedi ed eccomi qua”. Ed oggi ti togli anche qualche sassolino dalle scarpe… “Sì, è vero, qualcuno mi dava già per “finito”, io non devo dire nulla, il campo dice sempre la verità”.
Di Nola a parte, c’è un Fagnano che vola e che è pronto ad un girone di ritorno avvincente, cosa ti aspetti?
“Sicuramente tutti questi cambi di calendario un po’ destabilizzano, noi ricominciamo domenica e poi riposiamo alla 3° giornata, forse è meglio così, dopo tutta la preparazione fatta in questo periodo abbiam voglia di ripartire, la lega però ha fatto gran pasticci quest’anno, ma il girone di ritorno è sempre un campionato nuovo, tra il mercato invernale, tra che le matricole hanno accumulato esperienza e trovato la quadra, tra che i punti pesano di più, sarà tutto molto più difficile“.
A proposito di mercato invernale: Fagnano riparte con un Fiumicelli in più, davvero un pezzo da novanta per la prima categoria. “Sì, decisamente, Luca è un ragazzo che conoscevo già e non avevo dubbi né sul suo inserimento in campo né nello spogliatoio, è quello che ha il colpo facile, ma è anche un ragazzo dalle qualità indiscutibili; c’è da dire che non solo noi ci siamo rinforzati in questa finestra di mercato…” Ovvero? “Il Cas ha preso Alessi, che conosco bene, erano già forti così, ma con un Alessi in più faranno ancora meglio, poi c’è Gorla che ha certamente voglia di rivalsa così come ne ha il suo nuovo mister, Claudio Piana, senza dimenticare che rientra Saramin, a proposito di pezzi da novanta”. Ci stai dicendo che li temi? “No temere no, assolutamente, siamo davanti abbiamo sei punti di vantaggio, il destino è nelle nostre mani, però non possiamo sbagliare perché dietro non aspettano altro, ci attendono tutti al varco, ma noi saremo prontissimi”.
Fiumicelli, Vacirca, i fratelli Manuzzato e Ranieri, Mastromarino, Di Nola, Crea, Spadaccino, e chi più ne ha più ne metta: la concorrenza è davvero spietata a Fagnano, qual è il segreto per gestire al meglio un gruppo così? “Il segreto dovreste chiederlo al mister, ma lui è bravissimo nella gestione, ha dato spazio a tutti e ce lo aveva già preannunciato, sa davvero tenere tutti sulla corda, non esiterà a farlo nemmeno in questa seconda tranche anche perché tra campionato e coppa, e con gli imprevisti che possono sempre succedere, ci sarà bisogno di tutti”.
Campionato e coppa appunto, con i quarti di finale che vi aspettano, Fagnano potrebbe davvero fare la doppietta? “E’ un obiettivo che ci siamo prefissati dall’inizio quello di viaggiare su entrambe i binari, io dico che possiamo dire la nostra, poi la coppa adesso è ancora più affascinante, non ci tiriamo indietro, anzi, ci proveremo fino in fondo”.
Tornando al campionato domenica andrete a Legnano, che partita ti aspetti?
“Non sarà affatto semplice, la Folgore è una delle squadre che da neopromossa ha sorpreso di più alla ‘andata, loro ci aspetteranno, ci vorrà la massima attenzione”.
Infine da chi dei tuoi compagni ti aspetti qualcosa in più in questa seconda parte di stagione? Quale potrà essere l’arma vincente? “Per fare bene noi singoli dobbiamo essere compatti, essere squadra come lo siamo stati fino ad oggi, ogni domenica c’è sempre stato un trascinatore diverso, non un unico leader, l’unica nostra arma vincente può essere il gruppo”.
E con un gruppo così vuoi davvero chiudere? “Di ufficiale non c’è ancora nulla, però se proprio devo chiudere lo voglio fare in bellezza”.
Mariella Lamonica