Passano i giorni e il campionato si allontana. Strabismo agostano figlio della solita estate da un giorno in procura in cui la Serie C rischia di essere ancor più vaso di coccio in mezzo a (presunti) vasi di ferro. Paradossale se si pensa che quest’anno il mercato si chiude anche prima (ore 12 di sabato 25 agosto).
Non certo un favore per club come la Pro Patria che hanno fatto tutto per tempo e invece un assist a chi deve ancora completare l’organico. Tant’è, toccherà farsene una ragione. Le uniche (quasi) certezze sono lo slittamento dei calendari a mercoledì 22, il conseguente rinvio della prima giornata a non prima del weekend del 2 settembre e la riduzione del format della Coppa Italia in cui il previsto girone a 3 si dovrebbe risolvere in una sfida a 2 tra biancoblu e Gozzano (andata a Busto domenica 12 e ritorno in Piemonte il 19). Per tutto il resto, siamo alle aste. Compresa una ventilata riapertura del fronte seconde squadre con Roma, Torino e Udinese (si mormora), possibili interessate all’argomento. Ma è solo gossip pallonaro.
Intanto, domenica (ore 17, stadio Comunale “Sergio Marvelli” di Besozzo), quarto test amichevole per la truppa di Javorcic opposta al rinnovato Verbano di Alessandro Marzio. Quella con i rossoneri ripensati da Barbarito dopo il quadriennio con Costanzo Celestini in panca, sarà di fatto l’uscita più attendibile tra quelle affrontate dall’inizio della preparazione estiva.
Troppo sproporzionate (per opposti motivi), quelle con Torino (0-4), Rappresentativa Valtellinese (11-0) e Sondalo (21-0). Farà caldo (32 gradi previsti al fischio di inizio), dando così l’esatta dimensione dello stato avanzamento lavori tigrotto. Temprato da 20 giorni di fatica tostissima in cui il solo Sanè è finito ai box cause noie muscolari. Al mosaico turottiano manca unicamente la quinta punta (aggettivo numerale legato all’approdo a Busto, non certo al valore assoluto). Ma con il campionato che si allontana, fretta non ce n’è per davvero.
Giovanni Castiglioni
