Ci sono società nelle quali la Prima squadra è il fulcro di tutta l’attività e trascina con il suo andamento anche il settore giovanile, società dove i due ambiti agiscono in autonomia e società dove tutta l’attività e le prospettive future sono incentrate sul settore giovanile. Quest’ultimo è il caso della Solbiatese di Solbiate Olona che, dalla scorsa stagione, ha rifondato tutto l’impianto societario, rinunciando alla Prima squadra e al titolo sportivo di Prima categoria, per concentrare tutti gli sforzi nell’attività giovanile. La progettualità del vivaio gialloblù, ce la espone il Direttore sportivo, Franco Isola, che unitamente alla proprietà del Presidente William Carnevali e il Direttore tecnico, Paolo Casamirra, sta seguendo fin dalle fase di incubazione e suoi primi passi il rinnovamento societario: “Il progetto ha origine dalla scelta di rinunciare momentaneamente alla Prima squadra per concentrare tutti gli sforzi, anche economici, nel settore giovanile. Voglio precisare che non abbiamo venduto il titolo sportivo, ma vi abbiamo unicamente rinunciato. Il rilancio del settore giovanile, dalla scorsa stagione ci vede protagonisti di una collaborazione con il Calcio Como, all’interno del “Progetto Herons” che si sostanzia di incontri di formazione a cadenza mensile per i nostri istruttori, aventi per oggetto aspetti tecnici e di comunicazione, e lavoro pratico sul campo con l’affiancamento durante alcune sedute di allenamento”.
L’aspetto formativo, lo sviluppo e acquisizione delle competenze tecniche da parte degli istruttori e la strutturazione organizzativa sono le priorità individuate dalla società gialloblù: “Abbiamo deciso di investire sulla formazione dei nostri allenatori, ritenendoli il cardine dell’attività calcistica con i giovani. Abbiamo anche voluto dare continuità tecnica, confermando quasi tutti quelli in organico nella passata stagione. I nostri istruttori impegnati nell’attività di base sono tutti laureati in Scienze motorie, altri hanno i diplomi Uefa B e Uefa C, e per chi è ancora sprovvisto, vogliamo avviare una progressiva frequentazione dei corsi federali al fine di maturare le qualifiche. Il nostro settore giovanile è diviso nell’attività di base e in quella di settore agonistico. Su tutto il percorso abbiamo adottato delle linee guida che caratterizzano le varie categorie. Oltre alle linee guida, abbiamo un’attività di formazione interna, suddivisa per i due ambiti, nella quale gli istruttori, che settimanalmente consegnano le schede tecniche degli allenamenti svolti, si confrontano con me e Paolo Casimirra ”.
Il porre tutte le attenzioni ed energie sulla formazione degli istruttori e più in generale delle persone impegnate nell’attività con i giovani si accompagna alla presenza di strutture che permettono lo sviluppo del progetto Solbiatese: “Le nostre strutture sono tutte ubicate a Solbiate Olona e contano di due campi a 11, uno in erba con le tribune, uno in sabbia, e una costruzione con quattro spogliatoi. Nel campo a 11 in erba si allenano e giocano le formazioni dell’attività di base e disputano le partite di campionato le formazioni del settore agonistico, in quello in sabbia facciamo svolgere gli allenamenti ai ragazzi del settore agonistico”.
Il rinnovamento del settore giovanile della Solbiatese appoggia sulla base di 150 tesserati, con tutta la filiera di squadre a eccezione dell’annata 2003 per la categoria Giovanissimi, fino alla Juniores che partecipa al campionato Provinciale. Franco Isola è soddisfatto dei numeri e realista: “I numeri dei nostri tesserati, in quello che può essere considerato la prima stagione dopo la mezza dell’anno scorso, sono positivi, soprattutto nelle fasce d’età dei più piccoli dove abbiamo due squadre con le annate 2009 e 2010, e una squadra per ogni annata in tutte le formazione dell’attività di base. Per ricostruire un settore giovanile ci vogliono almeno otto anni, il cammino è lungo, ma il poter contare su una buona base numerica nelle annate dei più piccoli permette di avere una prospettiva di sviluppo”.
Nel progetto Solbiatese si cerca di curare tutti i dettagli, senza tralasciare nessuna delle parti in causa. In quest’ottica è posta molta attenzione anche alla componente genitoriale, “Con le famiglie dei nostri ragazzi facciamo degli incontri di carattere informativo e conoscitivo a inizio e durante la stagione e gli sottoponiamo un questionario anonimo al fine di avere una valutazione sul nostro operato e spunti di miglioramento. Inoltre curiamo la formazione dei nostri dirigenti accompagnatori, che spesso sono genitori, con incontri formativi di carattere regolamentare e comportamentale”.
Negli intenti societari del progetto Solbiatese la rinuncia alla Prima squadra non è definitiva, ma un obiettivo per il prossimo futuro: “Con la nostra attività di settore giovanile miriamo a diventare una presenza importante sul territorio, in quest’ottica va letta l’attività di informazione che abbiamo fatto negli oratori, radicandoci nel tempo e acquisendo solidità. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di realizzare un vivaio che per numeri e qualità possa sostenere in futuro la presenza di una Prima squadra”.
Marco Gasparotto