Format agile, ritmo serrato, conduzione affidata ad uno del mestiere (Nicolò Ramella), retorica quanto basta, applausometro in crescendo. Sul piano strettamente pop, la presentazione ufficiale della Pro Patria 2018/2019 può considerarsi un successo.
D’altra parte, cosa chiedere di più di una tribuna dello “Speroni” esaurita (seppur in larga parte grazie ai famigliari dei ragazzi del Settore Giovanile), al crepuscolo di un martedì qualunque di settembre? Ecco, appunto. Insomma, nulla di memorabile, solo alcune suggestioni da circoletto rosso. Come l’entusiasmo per la prima maglia riveduta e corretta (numeri e nomi neri e non più nella versione dorata avviata ad un destino da Gronchi Rosa), o le parole di Ivan Javorcic sommerse dai cori curvaioli. Rumori di fondo dal valore di un sottotesto.

Ma cercando di venire al punto, la vernice di ieri è servita anche a porre le fondamenta per l’imminente prossima stagione. I capisaldi sono quelli (ovvi ma irrinunciabili) di sempre. Fedeltà e passione. Doti attribuite da Patrizia Testa al socio Nazareno Tiburzi ma buone un po’ per tutti. In particolare per Sandro TurottiArtefice di questa ricostruzione che non finirò mai di ringraziare“ (sempre Testa dixit). Il biellese da due anni e spiccioli parla poco e bada al sodo. Ieri sera non ha fatto eccezione.

Busto è ombelico del mondo se resta fedele al proprio passato”. La chiosa dell’assessore allo sport Gigi Farioli è un evergreen del suo sterminato repertorio. Detta di fronte a decine di tigrotti di ieri, oggi e soprattutto di domani assume il valore di una saldatura.
Ben rappresentata dal salto nel tempo tra i futuri 100 anni di Giovanni Pacciarotti (un secolo di vita l’anno prossimo, proprio come la Pro Patria), e la meglio gioventù dei tre fratelli Marullo, posti dalla presidentessa biancoblu a testimonial annuali delle giovanili bustocche. Perché la Pro mantiene giovani. Per informazioni rivolgersi al 91enne senatore Rossi, che ieri ha idealmente indossato le braghette corte affondando l’auspicio nel catalogo scoutistico: “Buona strada Pro Patria!”. Il traguardo è lontano. I primi passi incoraggiano all’ottimismo.                                               

Giovanni Castiglioni

La fotogallery della serata di Davide Caforio, Agenzia Blitz.