Gorla Maggiore, Valceresio, Vanzaghellese, Cas e Cantello Belfortese: potremmo chiamarle le “Cinque sorelle” perché sono proprio queste 5 squadre ad essersi prese la vetta la scorsa domenica. Quattordici punti dopo sette giornate dimostrano da un lato il buon cammino fatto da queste compagini, dall’altro l’essere al cospetto con un campionato equilibratissimo e di alto livello.

basso d'onofrio mister valceresioA confermarlo è il giovane tecnico della Valceresio Basso D’Onofrio che per il secondo anno siete sulla panchina arcisatese.
Nulla togliere alle squadre dell’annata scorsa ma questa stagione mi sembra davvero di un livello più elevato ed è bello così perché rende il campionato molto più avvincente, c’è da divertirsi ogni domenica, c’è da battagliare su ogni campo”. A proposito di battaglie anche l’ultima giornata è stato così: campo ostico quello della San Marco, siete andati sotto e  avete dovuto prima ribaltarla e poi tenere duro. “Confermo, ma come ho detto ai miei ragazzi è una vittoria che vale doppio, non so quante squadre riusciranno a far punti lì, poi c’è da dire che anche formazioni apparentemente inferiori sulla carta, hanno comunque quei 3/4  giocatori che possono fare la differenza e risolverti la partita, lo ripeto è un campionato apertissimo su ogni fronte e ancora molto lungo”.

Fino ad oggi avete sfidato Cantello Belfortese, Cas, Arsaghese, Tre Valli, Brebbia, Folgore Legnano e, come detto, San Marco, impressioni?
Tutte ottime squadre, con dei valori diversi ma con delle carte da giocarsi, siamo stati bravi a reagire dopo la falsa partenza a Cantello, anche se quella fu una partita strana perché quando vai sotto di due reti nei primi minuti pregiudichi tutto il resto, però da un lato meglio sia arrivata subito quella sconfitta, ci è servita, ci ha spinto a fare un bagno d’umiltà, a me in primis, e ci ha aperto gli occhi sul campionato, un campionato che a mio avviso vede come “favorite” proprio quelle squadre che ora sono davanti a tutte più una…”. Quale?Credo che in questa corsa rientrerà il Tradate, è un’ottima squadra anche se adesso è un po’ attardata, però capita soprattutto all’inizio dell’anno di aver bisogno di più tempo, noi stessi non siamo ancora riusciti a schierare i medesimi undici per colpa di un’infermeria piena, ma anche questo ha i suoi pro ed i suoi contro”.

ValceresioIntendi le risposte che puoi ottenere dal resto della rosa?
Esatto, fino ad ora si sono fatti trovare tutti pronti, e questo per un mister è un’iniezione di fiducia ulteriore, c’è da dire che noi siamo anche fortunati perché abbiamo tenuto la stessa ossatura rispetto allo scorso anno e gli ultimi arrivati stanno facendo meno fatica, oltre il fatto che abbiamo pescato ottimi giocatori dentro e fuori dal campo, c’è massimo impegno da parte di tutti e ne sono davvero molto contento”.

Il vostro obiettivo sono i playoff, quale sarà il segreto per arrivarci in un campionato che pare davvero incertissimo?
Essere lì lì a marzo, quando qualcuna magari sarà fuori dai giochi, quando in teoria qualche energia inizia a mancare, la classifica è corta e potrebbe restare corta a lungo, dovremo essere bravi nel non farci sfuggire le occasioni e nel non staccarci dal treno delle prime della classe”.

Il presente si chiama Antoniana: domenica la sfida sarà contro il fanalino di coda del girone, come l’affronterete?
Informandomi un po’ e vedendo i risultati è evidente che l’Antoniana non abbia mai perso “male” una partita, so che sono una squadra giovane ma sono sempre sul pezzo, non escono dalla gara, non mollano, siamo consapevoli dei nostri mezzi, ma dovremo fare massima attenzione, vogliamo vincere e domenica avremo un motivo in più per farlo”.

egidio marchesi valceresioVolevo arrivare proprio qui: martedì sera la notizia che non ti aspetti con la scomparsa di Egidio “Gigio” Marchesi, più di un tifoso della Valceresio, un pezzo fondamentale di questa società.
Tra pochi giorni sarà un anno esatto che sono in quest’ambiente, ed in un anno intero non ricordo un solo allenamento ed una sola partita, nemmeno della juniores, senza gli occhi attenti ed il sorriso buono di Gigio. Ci sono tanti dirigenti e addetti ai lavori che ruotano intorno al mondo biancoverde, lui era qualcosa di diverso, sempre con la battuta pronta, domenica era con noi nella trasferta a San Marco, la notizia ci ha spiazzato, la società si sta muovendo per ricordarlo al meglio, noi dobbiamo fare il nostro provando a vincere e dedicandogli il successo, è il minimo per una persona così che sarà sempre un tifoso speciale”.

Il calcio dilettanti, e il calcio in generale, hanno ancora tanto bisogno di queste cose qua.
Ciao Gigio esempio indiscutibile ed ammirevole della parte più bella di questo sport che tante, troppe volte non è “solo un gioco”.

Mariella Lamonica