Appuntamento alle 9 di stamane nella Sala Matrimoni del Comune di Varese dove l’amministrazione comunale e i rappresentati del Varese Calcio hanno presentato ufficialmente la convenzione di utilizzo dello stadio firmata nella serata di ieri.

Il sindaco Davide Galimberti ha precisato diverse questioni: “Vogliamo illustrare i contenuti della stipula della convezione in base a quei principi che ci eravamo detti in questa sede tempo fa con i tifosi: serietà, trasparenza e concretezza. In questi mesi abbiamo lavorato per rispettarli. Non è una conferenza stampa trionfalistica, l’ateggiamento che abbiamo avuto dal primo giorno lo manteniamo. Restiamo cauti e questo atteggiamento prudente perché in questo palazzo negli ultimi anni sono trasitate persone che poi non si sono rivelate ciò che si erano dette. Abbiamo chiuso la convenzione giovedì sera tardi”.

84B16044-2E02-46BD-8E49-578E4B5DD983I contenuti: “Abbiamo stravolto il principio del ‘ti do lo stadio e fai quello che vuoi senza rendere conto di nulla’, no. Concediamo lo stadio perchè il Varese si è impegnato a fare delle opere di restyling, fattibili e non faraoniche; si tratta di interventi compatibili con la categoria e con la durata della convenzione che è di un anno. La cifra è di 100mila euro che sono oggeto di garanzia fideiussoria, da consegnare entro la prossima settimana secondo quanto stabilisce il codice degli appalti”.

Il Varese potrà usare lo stadio e i suoi spazi per eventi collaterali non solo calcistici e gli eventuali ricavi saranno ovviamente del Varese. Attenzione al Milan B: “Da parte del club rossonero c’è stata una manifestazione d’interesse ufficiale” spiega il sindaco. In caso di creazione della squadra da inserire in Lega Pro saranno le due società stesse a dialogare.

Infine c’è anche l’aspetto sociale: “La Scuola Calcio sarà gratuita per le famiglie con reddito inferiore a 15mila euro”.

Queste le parole del presidente Benecchi: “Pensiamo di fare un percorso per dare la possibilità a tutti, a partire dai più giovani, di evolvere nel tempo, formarsi e non solo sul campo di gioco. Prendere per mano i ragazzi e poterli far esprimere al meglio, questo il nostro obiettivo. Il nostro progetto è articolato, ma è sempre stato serio, concreto e collaborativo. Ci siamo sempre confrontati col Comune e sono sempre stati tutti molto disponibili, anche i tecnici. I contenuti dei sopralluoghi sono stati travasati nella convenzione. La situazione di partenza era compromessa per non dire disperata. La struttura dovrà essere messa a norma in tempo breve; poi durante questo anno di convenzione i lavori saranno di completamento. Il nostro progetto avrà respiro più ampio e non si fermerà dopo un anno. A breve illustreremo l’asset societario, prima abbiamo dovuto pensare agli aspetti più importanti e ci siamo ritrovati ad operare in una situazione di emergenza costante”.

Poi Berni ha puntualizzo: “Si devono fare piccoli fassi ed è giusto che ci sia cautela, ma è arrivato il momento di dire che abbiamo mantenuto le promesse”.

“Finalmente un po’ di aria fresca sta arrivando per noi varesini e tifosi – ha concluso Zanzi -. C’è stato dovuto scetticismo, piano piano abbiamo trovato riscontro. E’ stato importante aver evitato l’ennesimo fallimento ed apprezziamo lo sforzo. Lo stadio che sapeva tanto di Bulgaria sarà più gradevole e più accogliente per i fedelissimi che sono tanto sperando che torneremo ad essere in 10mila”.

La convenzione scade il 30/6/2019 e “nulla vieta che possa essere presa in considerazione una concessione più lunga prima della scadenza” conclude il sindaco.
La cifra che dovrà dare il Varese è simbolica di mille euro.

Elisa Cascioli