Vent’anni compiuti da poco e grinta da vendere: è Vittoria Piani, opposto/schiacciatrice della UYBA cresciuta all’Amatori Atletica Orago e poi passata al Club Italia dove ha trascorso tre stagioni. Alla sua prima annata in biancorosso, Piani si è messa in grande evidenza sfruttando al meglio ogni occasione in cui è stata gettata nella mischia. Questo è avvenuto anche sabato sera nella sconfitta (1-3) contro Monza quando ha sostituito Diouf a partire dal quarto set sfoderando tutta la sua determinazione e mettendo a terra 7 punti (1 muro) con il 42% in attacco.

Ancora una volta, il tuo ingresso ha dato un buon apporto alla squadra. Qual è il segreto?
“Sono contenta di quello che ho cercato di fare, ma purtroppo non è bastato per vincere e di questo mi rammarico molto. Ogni volta che entro in campo sono carica ed entusiasta. Sabato ho cercato di dare la scossa alle mie compagne che erano un po’ spente, ho dato tutto quello che avevo anche dal punto di vista emotivo, ma non è andata come avremmo voluto”.

Gara-1 dei quarti di finale dei playoff scudetto è stata conquistata da Monza. Dopo un buon primo set, la UYBA si è spenta. Che cosa è successo?
“Via via ci siamo scaricate e credo che la spiegazione sia questa. Non so quali siano i motivi che stanno dietro a ciò e stiamo cercando di analizzarli durante la settimana di allenamenti. Monza è stata brava, è cresciuta in tutti i fondamentali e ha iniziato a tirare forte in attacco e in battuta. Noi, invece, abbiamo avuto un evidente calo di concentrazione che ci ha condizionato per il resto della partita”.

Che cosa vi ha messo più in difficoltà di Monza?
“Sicuramente abbiamo sofferto i loro servizi molto pungenti. Quando hanno cominciato a forzare, abbiamo avuto problemi a ricevere con la giusta efficienza e il nostro gioco in generale ne ha risentito. Monza, poi, ha difeso tantissimo, anche palloni non semplici, e ha trovato continuità in attacco”.

Quali sono i vostri punti di forza dai quali ripartire in previsione di gara-2 (domenica alle ore 17 a Monza)?
“Abbiamo ottime doti in attacco e dobbiamo sfruttarle al massimo. Durante il campionato abbiamo dato prova di essere più incisive a muro e in difesa e poter fare decisamente meglio anche al servizio. Una nostra arma può essere proprio quella della battuta per scompigliare le carte alla ricezione brianzola. Sabato scorso purtroppo ci è mancato qualcosa dal punto di vista caratteriale e questo ci ha condizionate anche a livello tecnico”.

Che settimana state vivendo?
“Ci stiamo allenando al completo con grande concentrazione e voglia di riscatto. Non abbiamo cancellato quello che è successo sabato, non è possibile e non vogliamo nemmeno; dobbiamo infatti imparare da quello che è accaduto e dai nostri errori per arrivare a Monza il più cariche possibile”.

Ultimamente il rendimento della UYBA trasferta è stato negativo (sei ko negli ultimi sei match esterni). Questo vi può condizionare il vista di domenica?
“No, non vogliamo e non possiamo farci condizionare dalle partite passate. Conosciamo bene la Candy Arena e giocare là non deve essere un problema. Sappiamo che abbiamo le spalle al muro e che daremo il 100% per non uscire di scena da questi playoff”.

Quanto a te, può darsi che a Monza ci sia spazio di nuovo per te e anche per Botezat, due delle più giovani della rosa. All’andata avete portato freschezza e il vostro ingresso ha dato i suoi frutti. E’ un caso?
“Alexandra ed io abbiamo tanta voglia di combattere, abbiamo un carattere così e non ci arrendiamo facilmente. Se coach Mencarelli ci chiamerà in causa saremo pronte; nel frattempo, tiferemo alla grande in panchina per le compagne e daremo il massimo supporto a chi sarà in campo”.

C’è una giocatrice alla quale ti ispiri?
“Cerco di prendere il meglio da tante giocatrici diverse. In particolare guardo alle campionesse come Sheilla e Larson, due delle migliori di sempre”.

Recentemente hai posato per Ninesquared, un’azienda che ha lanciato la prima linea di abbigliamento dedicata al volley. Com’è andata?
“Ho accettato questa proposta con entusiasmo e sono contenta che la campagna possa far conoscere di più il nostro sport. Mi è piaciuto, è stata una bella esperienza”.

Laura Paganini
(foto di Gabriele Alemani)