Conferenza stampa fiume quella di Marco Caccianiga e Massimo Scodellaro, rispettivamente coordinatore e direttore generale di Scuola Calcio e Settore Giovanile del Varese. Al primo posto la smentita inerente alla notizia pubblicata oggi su La Prealpina: “I soldi che ci hanno anticipato i genitori non sono stati usati per pagare le vertenze della prima squadra – precisa Massimo Scodellaro -. A inizio settimana (come vi abbiamo anticipato su Varese Sport ndr), abbiamo raccolto 3.300 euro che abbiamo utilizzato per dare degli acconti ad allenatori, addetti ai lavori e segreteria del vivaio. Chiarisco che assolutamente non sono stati usati per pagare le vertenze. La situazione diventava sempre dura e abbiamo chiesto una mano ai genitori che leggendo una cosa del genere si sono arrabbiati parecchio e ci hanno dato dei cialtroni. La notizia non è assolutamente vera e ci ha creato un danno pazzesco. Purtroppo la diffidenza ha fatto fermare 16 rette che oggi non sono più state pagate”.
Queste le parole di Marco Caccianiga: “Non navighiamo in ottime acque, ai piani alti stanno lavorando per portare a casa il risultato; siamo una società dilettantistica che ha debiti da Champions League perché quelli che sono ripartiti puliti e corretti hanno creato una voragine. Il vivaio ha sempre mantenuto una sua organizzazione e siamo schierati con Sauro Catellani affinché il Varese Calcio non muoia, per questo continuiamo a operare. L’anticipo della terza retta chiesto e versato da alcuni genitori è stato usato esclusivamente per gli allenatori e gli istruttori rimasti. Chi rimane non è coglione, ma continua a credere nel nostro progetto. Io voglio elogiare chi ha scelto di rimanere in questo momento di difficoltà. Chi è andato via ha compiuto una scelta, non è stato allontanato, ha preferito prendere altre strade e il Varese non perde pezzi come ho letto sui giornali. Ringraziamo il sindaco Galimberti e incoraggiamo i Catellani ad andare avanti. Per la prima volta è stato l’unico che non ha parlato di milioni, di Serie B, non ho visto in giro pallanuotisti e libanesi. Purtroppo i genitori ci hanno insultati, ho letto cose imbarazzanti nei gruppi delle varie categorie e le notizie infondate non ci aiutano di certo. I genitori si sono sentiti presi in giro”.
Sui progetti e obiettivi futuri aggiunge: “Vogliamo ricostruire credibilità e riprendere i rapporti con le società dilettantistiche vicine a noi che in questo momento non ci amano tantissimo e alle quali piace darci fastidio”.
“Stiamo mettendo in piedi la seconda edizione della Junior Cup – annuncia Scodellaro -, un torneo che coinvolge anche società professionistiche che, quando sentono il nome Varese, rispondono subito presenti e si complimentano sempre con noi per l’accoglienza. Questo dimostra che abbiamo un certo appeal”.
In merito all’Accademia Varese il dg precisa: “Abbiamo sposato il progetto Catellani al 100%. Io e Caccianiga, varesini di nascita, teniamo al Varese e se dovesse succedere qualcosa siamo pronti a inventarci qualsiasi cosa. Un quarto fallimento sarebbe una pietra tombale, non posso pensare che il lavoro degli ultimi anni vada buttato e tutti i frutti li raccolgano gli altri. In passato 60 ragazzi sono andati alla Varesina, chapeau per come lavorano, ma molti, anche allenatori, arrivano da qui”.
Scodellaro aggiunge, in merito alle dimissioni del Responsabile del Settore Giovanile Riccardo Brandinali, “considero Brandinali un ottimo professionista, un amico direi. Ha dovuto dare le dimissioni e non escludo che possa in futuro tornare con noi”.
Elisa Cascioli