
“E’ arrivata subito anche a me la notizia dell’ingaggio di Josh Mayo a Varese, non posso che essere felice di questa scelta di Pallacanestro Varese, un motivo in più per aver firmato e ripagare la fiducia che mi è stata data dalla società”. Jeremy Simmons, dalla sua casa ad Atlanta in America, rilascia la sua prima intervista a Varese Sport e immediatamente ha parole di elogio per il nuovo playmaker biancorosso che conosce molto bene, essendo stato suo compagno di squadra a Scafati in serie A2 nella stagione 2015/2016. Jeremy, 30 anni quest’anno, si è legato alla società di Piazza Montegrappa per la prossima stagione, è il centro titolare della squadra di Attilio Caja. Lungo esplosivo di 2,04 centimetri, è un giocatore completo, solido in difesa ed efficace in attacco. Lo scorso anno è stato in Italia a Montegranaro, squadra con la quale ha raggiunto i quarti di finale play off per la promozione in serie A. Molto disponibile nel rispondere alle nostre domande, non vede l’ora di cominciare la sua avventura varesina e di conoscere i suoi nuovi compagni. Intanto ha le idee ben chiare.
Jeremy sei contento della chiamata di una delle storiche società italiane di pallacanestro?
“E’ una sensazione stupenda, dopo aver giocato così tanti anni in Europa, finalmente ho l’opportunità di mettermi in gioco in una delle società più importanti e di alto livello nel panorama cestistico italiano e di questo ne sono onorato“.
Professionista in Europa ed in Asia, in Italia hai giocato a Scafati e la scorsa stagione a Montegranaro, ora il tuo trasferimento a Varese, conosci un po’ la nostra città?
“Sinceramente non so molto eccetto il fatto che sia vicino a Milano, ma ne ho sentito parlare sempre molto bene. Sia io che la mia famiglia abbiamo voglia di immergerci in questa nuova realtà, di esplorarla nei suoi minimi particolari, sono sicuro che impareremo ad amarla“.
Tu sei il centro titolare della squadra, prendi il posto di Tyler Cain, che dopo due stagioni ha deciso di trasferirsi a Brescia, un giocatore molto stimato dai tifosi biancorossi davvero dispiaciuti per la sua partenza, quali sono le tue sensazioni?
“Io so che Tyler ha fatto molto bene nei suoi anni di permanenza a Varese ma io non vengo per rimpiazzarlo. L’obiettivo che mi sono prefissato è di costruirmi un ruolo determinante all’interno della squadra, un mio nome e spero che il gioco che voglio offrire sia buono da guadagnarmi il rispetto dei tifosi“.
Conosci il tuo nuovo coach Attilio Caja?
“So che è un allenatore molto esigente e questo aspetto è positivo, sono sicuro che farà tutto il possibile per ottenere da me il meglio“.
Rispetto allo scorso anno la squadra sta cambiando, oltre ai veterani il capitano Giancarlo Ferrero, Nicola Natali e Matteo Tambone, Pallacanestro Varese come prima pedina ha preso da Pistoia la guardia L.J.Peak…
“Sono molto soddisfatto degli acquisti fatti finora dalla società, tutti seri professionisti, sono sicuro che insieme troveremo la chiave per onorare sempre la maglia di Varese“.
Stai seguendo il mercato delle altre squadre italiane? Come giudichi il livello del nostro campionato?
“Spesso controllo i siti web sportivi per vedere chi ha firmato e con chi, a volte solo per vedere se è qualcuno che conosco. Ritengo che il campionato italiano sia sempre stato di un livello molto elevato. E’ uno dei migliori in Europa“.
Jeremy parliamo ora un po’ di te, andiamo oltre il tuo aspetto professionistico, a parte il basket hai qualche altra passione sportiva?
“Da sempre sono un grande tifoso di football americano, mi piace anche seguire il calcio, qui in Italia è davvero una tradizione“.
L’Italia hai imparato ad apprezzarla, sei un amante del nostro cibo?
“Di solito sono un tipo schizzinoso quando si parla di cibo, ma in Italia ogni cosa è buona, tante prelibatezze, diverse specialità che ogni giorno mi fanno elogiare la vostra cucina”.
La tua famiglia? Sei sposato con Crystal ed avete un figlio bellissimo…
“Sì, sono molto fortunato, mia moglie è entusiasta di venire a Varese, è felicissima. Vorrei allora approfittare della vostra intervista per salutare tutti i tifosi biancorossi, so che a Varese il tifo è molto caldo, in città si respira il profumo di basket ed io sono pronto per questa sfida”.
E allora noi ti aspettiamo Jeremy, sei destinato ad entrare molto presto nel cuore di chi ama la Pallacanestro Varese.
Benedetta Lodolini