Mondiali di pallamano: dopo un giorno di riposo, archiviata la fase eliminatoria, oggi si ripartirà da Colonia ed Herning, le città di Germania e Danimarca che per poco meno di una settimana ospiteranno il Main Round prima di lasciare spazio alle semifinali di Amburgo.
Sul campo si comincerà a fare davvero sul serio. Ogni partita promette battaglia perché, a parte alcune outsider, ormai sono rimaste in gioco solo le “corazzate”. Le sorprese si chiamano Brasile, Egitto e Tunisia. Tre Nazionali che il loro Mondiale lo hanno già vinto per aver raggiunto la seconda fase. Alla fine, salvo miracoli sportivi, non saranno loro ad alzare la coppa.
Le vere pretendenti al titolo sono altre.
Ad esempio la Francia (campione in carica) e la Spagna (campione d’Europa) che oggi alle ore 18 inaugureranno il Main Round di Colonia. Oppure la Germania che, sempre a Colonia, affronterà alle ore 20.30 la temibile Islanda.
A Herning sono invece in programma Tunisia-Svezia e Danimarca-Ungheria con le due nazionali nordiche favorite. Tra le big Croazia e Norvegia resteranno a riposo, ma da domani anche queste due squadre dalle importanti tradizioni vorranno dire la loro.
Il Preliminary Round è alle spalle, sebbene il suo ricordo sia ancora vivissimo. Perché in fin dei conti la prima fase di un Mondiale è quella più emozionante. C’è il gusto di scoprire le varie nazionali e ognuna di loro, in cuor suo, spera di disputare un grande torneo. Vale anche per l’ultima del ranking, che poi magari perderà tutte le partite, ma il giorno della cerimonia di apertura tutti sono liberi di sognare.
Il girone eliminatorio più combattuto e affascinante è stato quello di Berlino, città accogliente e vivace dove ogni giorno sulle tribune si è sfiorato il tutto esaurito. Del resto le presenze di Francia, Russia (grande delusa del Mondiale), Serbia e dei padroni di casa della Germania erano una garanzia. Non solo: le due comprimarie si chiamavano Brasile, che nonostante fosse in un girone di ferro ha timbrato il passaporto per il turno successivo, e Corea.
Proprio cosi: Corea e basta. Non Corea del Nord, nè Corea del Sud, ma una Nazionale unificata che rappresentava entrambi i Paesi. Emblematico che un simile evento epocale sia avvenuto a Berlino, città che di divisioni e riunificazioni ne sa qualcosa. Tra l’altro la Mercedes-Benz Arena, il magnifico palasport berlinese (capienza di 13.500 spettatori) che ha ospitato il Girone A, dista solo poche centinaia di metri dall’East Side Gallery, porzione di Muro sopravvissuta al crollo del 1989 e ricoperta oggi da una moltitudine di murales che ne fanno un interessante museo all’aperto.
Un’ultima notazione riguarda Nikola Karabatic, considerato il più forte giocatore al mondo in attività. Il terzino francese avrebbe dovuto rinunciare alla rassegna iridata in quanto ancora convalescente dopo l’intervento a un piede subito a ottobre. Un recupero lampo gli ha invece permesso di scendere in campo contro la Russia nell’ultima partita del girone eliminatorio. Una stella in più ad illuminare questo splendido Mondiale che il 9 gennaio, alla vigilia dell’inaugurazione, contava già 500.000 biglietti venduti.
Sergio Luoni