Due stagioni al San Michele con il salto in Prima Categoria e la palma di migliore allenatore di Seconda Categoria ed ora la chiamata del Morazzone in Promozione. La carriera di Alessandro Lorenzi è stata lunghissima da giocatore (ha appeso gli scarpini al chiodo a 42 anni) e adesso sta proseguendo a vele spiegate anche in panchina.

Dopo la promozione con il San Michele come è maturato questo cambio di rotta?
“Avevo intenzione di non spostarmi e di rimanere al San Michele. Con mia sorpresa, però, a fine campionato sono nate alcune idee che non collimavano con le mie e il nostro rapporto di collaborazione si è inevitabilmente interrotto. In ogni caso, quella passata è stata una bellissima stagione e, più in generale, ringrazio tutti per i due anni trascorsi in quel club. Due giorni dopo che mi sono ‘separato’ dal San Michele, è arrivata la proposta del Morazzone”.

Che cosa l’ha portata a dire di sì?
“Dopo aver lasciato il San Michele avrei voluto prendermi qualche settimana di tempo per ponderare bene la decisione sul mio futuro. In realtà, però, la chiamata del Morazzone è arrivata subito e ho visto che era perfetta per me. Sono stati correttissimi nell’approccio, avvenuto alla fine dei giochi, cosa che nel mondo del calcio non avviene spesso, e hanno strutture e un settore giovanile invidiabile. Ho accettato di buon grado”.

Per lei sarà il primo campionato di Promozione. Che idea si è fatto?
“Oltre alla Seconda Categoria, non ho altre esperienze da allenatore. Sarà la prima volta e non nascondo che sarà un po’ tutto nuovo. Ma il desiderio di misurarmi in una realtà di livello superiore mi entusiasma e mi farà dare il massimo”.

Il suo ricchissimo curriculum da giocatore le dà qualcosa in più nell’allenare?
“Ho un background vario e positivo come atleta e negli anni ho imparato tantissimo. Essere dall’altra parte, tuttavia, non è facile, ma devo dire che essere stato come uno dei ragazzi che alleno è un’arma in più: li capisco, comprendo le esigenze che hanno e cerco di motivarli toccando le corde giuste”.

L’anno scorso il Morazzone ha fatto benissimo. Che obiettivi le hanno dato?
“Per ora non mi è stato chiesto niente, ma mi sono posto da solo un traguardo: vorrei almeno eguagliare il percorso fatto nel campionato appena terminato, cercando possibilmente di migliorare individualmente e collettivamente il gruppo che avrò a disposizione. Saremo ancora protagonisti, ne sono sicuro”.

Che Morazzone dobbiamo aspettarci?
“Ho un’idea tattica diversa dal mio predecessore Stincone. Mi piace molto giocare la palla, avere il pallino del gioco in mano, proporre schemi e soluzioni e credo che la mia squadra sarà votata all’attacco”.

Quanto al mercato, avete le idee chiare?
“Il 90% del gruppo dell’anno scorso sarà confermato. Dovremo prendere un paio di pedine importanti e altrettanti giovani. Apprezzo tantissimo che il Morazzone abbia un vivaio di tutto rispetto e sicuramente attingerò da lì. Mi piace molto valorizzare i giovani”.

Laura Paganini