Ospite del nostro Salotto, Domenico Altomonte ha ribadito i concetti espressi in conferenza stampa una settimana fa senza sbilanciarsi troppo sul prosieguo della trattativa di acquisto del Varese che comunque assicura: “Il passaggio di quote si verificherà mercoledì (domani ndr), giorno in cui sveleremo i nomi degli imprenditori che rappresento, nel ramo del franchising alimentare del gruppo Gran Risparmio, e il nuovo presidente del club che sarà varesino. Il nostro progetto è di cinque anni e alla base c’è il Settore Giovanile che dovremo rivedere”.

La situazione del club resta tragica: “Il Varese ha quasi un milione di euro di debiti e ogni giorno spuntano fuori nuovi creditori come ad esempio un avvocato di Parma, Apollonio, che ci ha mandato, via mail, una nota spese di quasi 80mila euro per transare i debiti del Varese a giugno incaricato da Benecchi, ci ha mandato un contratto non firmato dal presidente; una situazione assurda. Per questo è necessario che Benecchi garantisca di coprire almeno una parte del debito. Penso abbia capito a cosa va incontro”.

Altomonte ha risposto alle nostre domande che hanno riguardato gli argomenti caldi di sempre: riapertura dello stadio, bando per Varesello, vertenze e rimborsi spese. “Prima di tutto ciò però – dice Altomonte -, c’è l’aspetto più importante. Ovvero bloccare l’istanza del fallimento del club del 16 aprile. Fallire significa ripartire da zero, dalla Terza, dalla Seconda o dalla Prima Categoria e a quel punto è difficile trovare chi investe. Noi crediamo in questa piazza e abbiamo le spalle coperte”. Sulla riapertura dello stadio per Varese-Mariano del 22 aprile smorza gli entusiasmi: “Abbiamo chiesto ai creditori un piano di rientro, ma al momento non abbiamo ancora ricevuto nulla”.

Per rivedere la puntata integrale CLICCA QUI

e.c.

Articolo precedente“Con il Vharese si nuota”, un’edizione indimenticabile
Articolo successivoB1: promozione della Futura ad un passo. B2: il derby è di Gorla, bene Induno. B: tris di ko