Serie D, eccellenza, promozione, trecentodue gol, un’infinità di vittorie e la voglia di segnare ancora e ancora: si presenta così Luca Chiaia a Solbiate Arno. Biglietto da visita che non passa inosservato, idee chiare e quell’incredibile fame tipica dei bomber di razza
L’attaccante ex Vigevano, Gaggiano, Olginatese, fra le altre, dopo un’estate in cui si è vociferato molto ma concluso poco o nulla, ci ha messo appena due giorni per dire di sì alla causa Solbiatese.
Tutto quello che non ho trovato nelle proposte precedenti l’ho trovato quiafferma senza troppi giri di parole. “Solbiate è una piazza importante che merita altri palcoscenici, sono qui proprio per questo, per aiutare la squadra a vincere questo campionato“.

luca chiaia_5Classe ’81, la tua carta d’identità parla chiaro e per qualcuno quest’estate è sembrata un problema, a Solbiate, in una squadra così giovane, forse l’esperienza è proprio quello che manca.
Sono del parere che per fare bene ci voglia il giusto mix di gioventù ed esperienza, è qualche giorno che mi alleno con la squadra e domenica ho visto la partita con l’Arsaghese, ci sono ragazzi interessanti, di prospettiva ma ci vogliono anche dei punti fermi, dei “vecchietti” come me, certo è che senza sacrificio e volontà non si va da nessuna parte a prescidendere dalle qualità e dall’esperienza“.

È questo che ti ha convinto ad indossare questa casacca?
Sì, anche, ma come ho detto fare la prima a Solbiate non è come farla da altre parti, ho avuto richieste da categorie superiori, ma alla fine ho preferito accettare questa sfida che in realtà è una sifda nella sfida“.

In che senso?
Nel senso che nel 2005 ho già vestito la maglia della Solbiatese e purtroppo per una serie di motivi non sono riuscito a lasciare il segno come avrei voluto, torno a Solbiate con il mio ex presidente Battiston che ora è sindaco della città, tornando a Solbiate con la voglia di riassaporare quell’ambiente tanto stimolante e con un certo senso di rivalsa“.

luca chiaia_6A proposito di questo: hai da poco raggiunto il traguardo dei 300 gol (302 ndr), quali sono i tuoi obiettivi personali?
Dopo trecento c’è quota quattrocento giusto? A parte gli scherzi, il mio obiettivo è vincere con questa squadra, certo io i gol li ho sempre fatti perchè vivo per questo, ma quello che mi preme è che questa formazione faccia bene, come ho detto non ci nascondiamo, siamo qui per vincere“.

Che campionato ti aspetti? La prima categoria l’hai giocato solo la scorsa annata con l’Atletico San Giuliano e non a caso l’hai vinta…
Non conosco praticamente nulla di queste squadre e poco di prima categoria, conosco Ticinia e Tradate perchè ci ho giocato contro, ma prima di guardare altrove dobbiamo guardare in casa nostra, quello che cercherò fin da subito di inculcare nella testa ai miei compagni è che saranno gli altri a doversi preoccupare di noi e non il contrario, certo la stagione è molto insidiosa, la prima è un campionato particolare, dobbiamo essere pronti a tutto“.

Stasera ore 20.30 ultimo appuntamento del girone di coppa Lombardia, avversario la Crennese Gallaratese, assaggerai il campo?
Sì, sono pronto, ho parlato con mister Gennari che tra l’altro conoscevo solo per sentito dire ma che mi pare un allenatore minuzioso, preparato, che sa cosa dire e come spiegarsi, mi ha fatto davvero una bella impressione, ho voglia di misurarmi subito“.

Completa la frase: la Solbiatese vince se…
Se ci mette il cuore, i campionati non sono mai facili da vincere a prescindere dalla categoria, sappiamo di doverci mettere qualcosa in più e di dover rimanere uniti nei momenti di difficoltà, che sicuramente arriveranno, ma con impegno e sacrificio possiamo arrivare in alto“.

Mariella Lamonica
foto Silvia Migliore’s photo