Gavirate è ancora viva mentre Pro Patria è già al “dentro o fuori”. In una serie finale di playoff che non concede sconti né margine d’errore, Gavirate ieri sera ha battuto Quartiere Sant’Ambrogio ribaltando l’agghiacciante sconfitta casalinga subita sabato scorso in gara-1, mentre Pro Patria, questa sera al PalaFerrini (salto a due ore 21.15) tenterà un’impresa difficilissima: rifilare la prima sconfitta del 2019 all’imbattibile corazzata di Costa Masnaga.

QUI GAVIRATE – “Ieri sera a Milano nel match decisivo contro Quartiere Sant’Ambrogio – racconta Alessio Crugnola, coach della Pallacanestro Gavirate – le mie giocatrici hanno messo in mostra tutto il carattere e la determinazione di cui sono capaci. Una bellissima reazione dopo aver segnato “assenti” in gara-1. Infatti, il primo episodio della serie contro QSA non l’abbiamo praticamente giocato. Le ragazze sono scese in campo con addosso troppo nervosismo, paralizzate dalla tensione e con la testa fissata solo sul risultato dimenticandosi quanto di buono fatto durante l’anno. Le milanesi invece in gara-1 sono state trascinate da Gariboldi, ottima giocatrice che ha segnato canestri impossibili anche con tre delle nostre addosso. In gara-2 invece la pressione emotiva della serie si è certamente spostata e a farne le spese sono state le ragazze di QSA. Sotto il profilo tecnico abbiamo cercato di limitare Gariboldi difendendo in modo differente e ci siamo riusciti perché l’esterna meneghina si è innervosita uscendo mentalmente dal match. Aver tolto un punto di riferimento importante a QSA ha avuto un effetto determinante in una gara-2 tutta giocata tutta punto a punto fino alle ultime azioni. Il match si è infatti risolto solo a 25 secondi dalla fine quando, sul 41-38 per noi, loro hanno sbagliato due volte la bomba per pareggiare. Noi abbiamo segnato un libero mettendo due possessi di vantaggio (42-38) e, infine, sul 43-40, recuperando il rimbalzo offensivo decisivo dopo un errore in lunetta”.
Cosa prevedi in vista di gara-3 che, in programma sabato sera sul vostro campo, sarà quella fondamentale per assegnare la promozione in serie B?
“Dopo la scadente prestazione di gara-1 (45-60 per le milanesi) la mia squadra sotto il profilo difensivo si è certamente ripresa. Per gara-3 speriamo, anzi, vogliamo risolvere anche il problema legato alla scarsa produzione offensiva. Sarà quindi importante ritrovare un pizzico di fiducia in attacco perché i dati statistici relativi a gara1 e 2 sono terrificanti. Dopo ottanta minuti di gioco siamo a 2/37 da tre punti, tiriamo col 37% da due e il 40% ai liberi e siccome le mie giocatrici non sono diventate improvvisamente delle incapaci questi numeri hanno un solo significato plausibile: se vogliamo finalmente coronare il sogno della promozione in serie B dobbiamo sbloccarci di testa. Tutto qui”.

Quartiere Sant’Ambrogio-Askyaline Gavirate 40-43 (19-22)
QSA
: Redeghieri, Bertoluzza, Trabucchi, Faggioli, Gariboldi 4, Tandoi 6, Rizzi 7, Re Cecconi 5, Francione 7, Bernini 7, Carnevale, Vitale 4.
ASKYALINE: Madonna 4, Ghielmi 7, Sessa, Tagliasacchi, Sciutti 15, Chinese 5, Merlo 9, Vezzù 1, Ridolfi 2, Colombo, Bajric. All. Crugnola

 

QUI PRO PATRIA (in foto in alto da FB Basket Costa x l’UNICEF) – “Per portare alla bella Costa Masnaga questa sera dovremo giocare la partita perfetta sotto tutti i punti di vista – dice Riccardo Nalon, coach di Hupac Busto Arsizio -. Loro infatti, come sapevamo, hanno otto giocatrici davvero super che, in tutta evidenza, non c’entrano nulla col livello tecnico, fisico e atletico della categoria. In gara-1 (Cappa, Nestori, Landoni 19, Mazzucchelli 1, Bernasconi 4, Castiglioni 7, Cavaleri 10, De Bernardi 3, Pertoni 2, Palumbo 3, Caruso 6, Marzolini 2), in virtù di un ritmo nettamente superiore, loro ci hanno abbastanza “tritato” fin dal salto a due (29-11 alla fine del primo quarto, ndr) e in seguito sono andate in gestione. Per sperare nella bella dovremo migliorare tutto quello che abbiamo fatto, comunque benino, in gara-1 e soprattutto mettere grandissima attenzione alle loro folate grazie alle quali solitamente spaccano le partite. Come dicevo non sarà semplice, ma in una classica gara da “vinci o muori” avremo bisogno di tutto. Fatto al massimo livello possibile”.

Massimo Turconi