Oggi a Colonia ed Herning si chiuderà il Main Round. Da domani le squadre rimaste in gioco si sposteranno ad Amburgo, dove sono in programma le semifinali.

Francia e Germania, a braccetto sul gradino più alto della classifica del Girone 1, ci andranno di sicuro, ma non si sa ancora in quale ordine. Si deciderà tutto oggi alla Lanxess Arena di Colonia dove si giocheranno Francia-Croazia e Germania-Spagna, sfide che vedranno di fronte le due qualificate contro le due più grandi deluse del girone.
La Croazia sperava di riscattarsi dopo aver perso in casa l’ultima edizione degli europei. La Spagna, che invece Euro2017 li aveva vinti, puntava a ripetersi a livello iridato.
Nel Girone di Herning i due biglietti se li contenderanno invece Svezia, Norvegia e Danimarca, con gli svedesi svantaggiati.
Ai calcoli probabilmente non penserà nessuno e del resto, vista la contemporaneità di alcune partite, è molto difficile farli.
Tuttavia si potrebbe pensare che alla Germania converrebbe affrontare la Danimarca, co-organizzatrice di questi Mondiali, già in semifinale.
Il motivo è presto spiegato: le semifinali si giocheranno ad Amburgo, e quindi in Germania, mentre la finalissima avrà sede ad Herning, in Danimarca.
Chissà se verrà chiesto un parere ad Astrid, l’otaria dello zoo di Colonia che funge da oracolo per questa rassegna iridata.
Sbagliando, peraltro, ogni pronostico.
Dopo aver profetizzato il pareggio tra Germania e Islanda, match vinto nettamente dai tedeschi, l’altro ieri la simpatica leonessa marina (che si esprime pescando il pallone con i colori della presunta squadra vincente) aveva sentenziato il successo della Croazia sulla Germania.
Per i tedeschi meglio così, visto che Astrid non ne azzecca una. Infatti ha vinto la Germania, seppure di misura.
Oggi a Colonia c’è la neve, caduta ieri sera. Un disagio minimo per l’efficiente macchina organizzativa dei Mondiali che conta su centinaia di persone tra operatori vari, tecnici e volontari. Uomini e donne, ragazzi e ragazze sempre molto gentili, grazie ai quali da giorni tutto procede alla perfezione. il lavoro da fare non è certo poco. Dalla stampa e distribuzione dei comunicati, all’organizzazione del catering per giornalisti e ospiti vari, alla sorveglianza di ogni angolo dei palazzetti in modo che nessuno messa un piede dove non può, alla pulizia del campo e degli spalti, ma si potrebbe continuare ancora a lungo. A Berlino, sede di una delle tappe precedenti (il così detto Preliminary Round) pochi minuti dopo la fine dell’ultima partita gli addetti avevano già rimosso buona parte del tappeto in gerflor (superficie obbligatoria per gli incontri internazionali di pallamano) per riportare alla luce il fondo originario della Mercedes-Benz Arena che è in parquet.
In fine dei conti se Nikola Karabatic può scendere in campo in questi Mondiali il merito non è solo del chirurgo che l’ha operato a un piede ad ottobre o del suo fisioterapista che l’ha rimesso in piedi in un lampo, ma anche di chi, quotidianamente, lavora dietro le quinte di questa kermesse iridata.
Ho citato Karabatic, terzino francese, perché si tratta del numero uno al mondo, recuperato in extremis a campionati già iniziati.
L’idolo dei tifosi tedeschi si chiama invece Uwe Gensheimer, ala sinistra e rigorista della Germania. Ad ogni suo gol ne viene scandito il nome più volte, accompagnato da un’autentica ovazione.
Sergio Luoni