Questa volta  l’ingresso in campo di “Diavolina” Ferrero non è bastato. Questa volta l’ingresso sul parquet del Capitano, spesso “Magico accendifuoco” e con buonissima frequenza attivatore delle speranze varesine è arrivato solo vicino, vicinissimo al miracolo. “Merito di Trento che, senza dubbio – dice in tono equilibrato Ferrero -, si è dimostrata squadra solida e di talento, e anche qualche demerito da parte nostra, in particolare per un avvio di partita sottotono, o comunque con agonistici più meno intensi rispetto al solito. Per quanto mi riguarda non credo di aver fatto nulla di speciale o, comunque, nulla di diverso dal consueto. Quindi, sono contento di aver contribuito ad attivare la mia squadra e, in una certa maniera, aver messo in ritmo anche il pubblico che, lo capisco, di fronte alle raffiche di Trento si è sentito scoraggiato. In quei momenti difficili ho capito, o meglio, ho sentito che bisognava fare qualcosa in più per dare una scossa tecnica alla partita e soprattutto una sferzata di energia alla gente di Masnago perchè, è chiaro, con pubblico dalla nostra parte, con i tifosi che giocano insieme a noi, diventiamo certamente una squadra difficile da domare. Detto questo, ritengo che il merito del ritorno in pista dopo il -16 (53-69 al 31′ ndr) non sia da attribuire solo al sottoscritto. In quei frangenti ricordo canestri e giocate importanti realizzate da Josh, Jeremy (Simmons ndr), dal “Tambo” (Tambone ndr) e da tutti i ragazzi che, aumentando l’intensità sui due lati del campo, ci hanno permesso di riaprire il match e, quasi, di girare la freccia nella nostra direzione. Forse, considerato l’andamento della partita sarebbe stato un po’ troppo perchè bisogna riconoscere che Trento ha giocato alla grande in difesa limitando le nostre soluzioni preferite, mentre in attacco ha sempre, sempre trovato lo spunto per punire ogni nostra minima sbavatura. Tuttavia, al di là di una sconfitta che certamente brucia e innesca qualche rammarico, da Capitano posso dire di essere soddisfatto per quanto prodotto dal mio gruppo che, pur a fronte di una gara con numerose imprecisioni, non ha mai mollato dimostrando di possedere carattere e mentalità di alto livello”.

Ci si avvicina a grandi passi alla fine del girone d’andata, com’è il tuo bilancio a metà del percorso?
“Manca ancora una gara, quella in programma a Treviso e, vado a memoria, al netto di una serie di risultati favorevoli, vincendo al PalaVerde potremmo ancora centrare il traguardo delle Final Eight di Coppa Italia. Però, indipendentemente dai risultato che faremo a Treviso, il mio bilancio è comunque positivo e rispecchia l’andamento di un gruppo che è dove dovrebbe essere in una classifica davvero pazzesca”.

Il bilancio però risente, e parecchio, del vostro zoppicare lontano da Masnago. Come si usa dire in questo “Houston, abbiamo un problema?”
“No, smentisco categoricamente e ti dico che lontano da Varese non abbiamo problemi particolari. E’ vero, il bilancio numerico, solo 1 vinta a fronte di 6 perse -, non è esaltante, ma in questa stagione l’equilibrio competitivo è incredibile e per vincere fuori casa o sei uno squadrone, oppure devi giocare sempre, sempre oltre la perfezione. E noi fuori casa siamo andati diverse volte vicino alla perfezione, ma mai oltre commettendo errori esiziali in momento decisivi o giocando per alcuni tratti delle partite. Però, duramente durante la settimana lavoriamo duramente per superare il piccolo confine che ancora ci separa dalla vittoria e sono sicuro che prima o poi ce la faremo perchè tutti i ragazzi hanno grande consapevolezza, ormai conoscono bene il campionato italiano e sanno benissimo cosa vuol dire giocare e lottare in trasferta”.

Prova a gettare uno sguardo sul lunghissimo termine: dove ti vedi a maggio?
“Devo essere sincero fino in fondo?”.

Beh, sarebbe meglio…
“Non lo so dove saremo perchè in questo momento, basta gettare un occhio alla classifica per vedere che più caos di questo è difficile. Ci sono nove squadre attorcigliate in quattro punti – da 18 fino a 14 -, e di queste, oltre la metà a maggio sarà destinata ad andare in vacanza. Quindi, per rispondere alla tua domanda, ti dico semplicemente, e banalmente, che mai come oggi occorre restare al pezzo e concentrati al massimo una partita per volta. Noi, è una certezza, abbiamo ancora tanti margini di crescita e continueremo a lottare come delle bestie per regalare ai tifosi e alla società un obiettivo importante. Altro, non so, e – conclude sereno Giancarlo -, mai come adesso ci stanno a meraviglia gli auguri per un fantastico 2020”.

    Massimo Turconi