Da Gressoney, circa metà agosto, a Treviso, circa metà dicembre. Quattro mesi, centoventi giorni di Openjobmetis Varese, da narrare l’uno accanto all’altro in un susseguirsi di emozioni, avvenimenti, sensazioni e stati d’animo “su e giù” che, così, come immagine riflessa, mica per niente ti rimandano alla “sky line” delle montagne della Val D’Aosta. L’estate dei biancorossi corre via in fretta percorrendo in lungo e in largo lo stivale tra risultati altalenanti e momenti comunque largamente positivi considerando i tanti volti nuovi inseriti nel roster.
OJM SASSARI194Il mese di settembre che, come noto, ti porta il dono usato delle perplessità (cit.), ti porta anche una Pallacanestro Varese che, nella gara d’esordio a Masnago contro Sassari e coach Gianmarco Pozzecco si presente stranamente abulica, balbettante, schiacciata dalla tensione e nessun giocatore da salvare. Il “Poz”, visibilmente commosso prima del match, lo è ancor di più alla fine quando, in maniera inaspettata (52-74 per Sassari), si rende conto di aver portato nell’isola due punti facili facili. Con la mosca al naso e uno zaino pieno di dubbi Varese viaggia verso Trieste per affrontare nel secondo turno la formazione allenata da coach Dalmasson. Diversi giocatori varesini hanno qualcosa da farsi perdonare ed il 29 settembre, data della gara in Friuli, Josh Mayo guarda il mondo che gira intorno a lui (cit.), lo ferma e ci si siede sopra da protagonista: vittoria ridondante – 62-92 -, con Mayo che mette il primo trentello italiano (32 per l’esattezza) e chiude con 43 di valutazione.

OTTOBRE
Inizia il mese di ottobre ed il primo a capirne la sua grande bellezza (cit.) è Ingus Jakovics, l’ultimo “assunto” in casa Openjobmetis. Il lettone contro la Fortitudo Bologna (netto successo 83-60) mette in scena la prima prestazione importante della sua avventura: 19 punti e il 4/6 da 3 che vale l’allungo buono per mettere in cassaforte la gara. A dargli una mano c’è anche Sim “Sandro” Vene, anch’egli 19 con quattro triple a bersaglio. Dopo il famigerato turno di riposo, Varese rende visita all’altra formazione felsinea: la Virtus. Contro le “V Nere”, Ferrero e compagni fanno una bellissima figura, Mayo (27) e ancora “Jack” Jakovics dominano a lungo la scena finchè Teodosic decide all’improvviso di scrollarsi di dosso quel velo di apatia e, nei fatti, monopolizzando tutti gli ultimi possessi con canestri, assist e falli subiti va a vincere la partita da solo illuminando gli occhi dei suoi tifosi.

Pallacanestro Varese-Brindisi 01 peakIl mese di ottobre si chiude con un… brindisi alla faccia di Brindisi, vittima designata della prima tracimazione varesina. Pallacanestro Varese per la prima volta in stagione abbatte infatti il muro dei 100 punti (vittoria 102-78) e fa la “ganza” con il solito Mayo (26 punti e 8 rimbalzi) e il primo “picco” di Peak. Darryl Leon Peak, più noto come “LJ”, fino a quel momento quasi un oggetto misterioso legge bene le onde dell’Adriatico e le cavalca con forza: 24 punti con pochissimi errori e una gara molto sostanziosa. A sostenere il volo di Peak c’è, ancora una volta, OJ Mayo che ne mette 26 piazzando anche una bella striscia ai tiri liberi: 12 su 12, mentre coach Vitucci, da ex poco amato, a Varese raccoglie solo disapprovazione e, per usare un eufemismo, commenti poco educati.

NOVEMBRE
Ad inizio mese Varese ha la sfortuna (poi c’è qualcuno che ancora dice che il cu…ore, in tutte le sue varie forme, non c’entra) di affrontare l’Olimpia Armani Milano nel momento vicino al suo massimo splendore tecnico e mentale, quello che, nel periodo aveva prodotto una striscia vincente anche in Eurolega. Con queste premesse, e vista la stragrande differenza di valori tecnici e fisici, la trasferta meneghina non inizia nemmeno: 27-14 alla fine del primo, 47-30 alla pausa lunga e, come usa dire in dialetto, ciao Pep, è già ora di pensare all’impegno successivo contro Brescia. Ma, se contro Milano non ce n’è, contro la Leonessa dovrebbe essercene, almeno sulla carta. Invece, dopo un buon primo quarto (18-21 per Varese), arriva un secondo periodo durante il quale i varesini permettono al team bresciano di scappare in avanti. Al termine è un -17 (91-74) per i padroni di casa che brucia e inizia ad accendere i riflettori su un gruppo che, lo dicono i numeri, lontana da Masnago perde molte delle sue certezze.

Pallacanestro Varese-Venezia 07 simmonsPer la conferma che la OJM in casa è fatta di pasta buona, di “grano duro”, chiedere pure a coach De Raffaele, Daye, Stone e De Nicolao. In poche parole chiedere ai Campioni d’Italia della Reyer Venezia che sul parquet del “Lino Oldrini” infilano un referto giallo assi più pesante di quanto non faccia supporre il 93-91 finale maturato dopo un supplementare. OJ Mayo, 25 punti con un paio di classici canestri salvavita è l’eroe dei momenti decisivi, ma in realtà l’hombre del partido è Simmons. “Geremia” con 17 punti+ 13 rimbalzi e una produzione di energia che nemmeno una centrale nucleare, scaraventa tutti i superlunghi veneti nel loro canestro esaltando il popolo biancorosso. Esaltando se stesso.

Ma siccome l’altalena piace troppo ai “bambini” OJM, ecco che sette giorni più tardi Varese, in quel di Reggio Emilia, butta alle ortiche una buonissima occasione (81-74 alla fine, ma 61-61 al 30°) con Mayo che, per la prima volta dall’inizio del campionato, “floppa” clamorosamente una gara. Il leader varesino fa 0/9 da 3 e non brilla nemmeno in cabina di regia. Sperare di vincere con OJ antiprotagonista è oggettivamente difficile.

DICEMBRE
Pallacanestro Varese-Virtus Roma 03 tamboneFortunatamente il mese di dicembre si apre con la torrenziale vittoria (99-69) contro i “turisti” romani in piovosa trasferta al Nord. Roma, umida fino alle ossa, concede a Varese ben 34 punti nel primo quarto e non è mai in partita, mentre la coppia Peak-Jacovics, fattura per 40 punti totali in un successo davvero “easy” con Josh Mayo che, curiosità, per la prima volta in stagione non tenta nemmeno un tiro da 2 punti.

Il roboante divario tra Varese e Roma sembra galvanizzare Varese in vista del derby contro Cantù. Invece l’OJM che  scende sul parquet al PalaDesio è solo una brutta copia di quella vista contro la compagine capitolina. Una copia discontinua, accettabile solo a tratti, brillante mai, più spesso sottotono, monocorde e senza alcun guizzo individuale. Cantù, semplicemente più energica, atletica e reattiva la mette alle corde con un terzo quarto molto positivo e va a vincere in controllo.

Pallacanestro Varese-Pesaro 12 ferreroL’andamento sinusoidale di Varese prosegue e non potrebbe essere altrimenti anche nelle gare successive. Il successo casalingo contro Pesaro, bagnato dal secondo centello stagionale in una partita nella quale i biancorossi danno spettacolo nella metà campo offensiva, ma in difesa giocano in maniera distratta per almeno trenta minuti. Per fortuna dalla panchina esce Capitan Ferrero che fin dalle prime battute conquista i gradi di protagonista assoluto e salvifico (27 punti) di una vittoria non esattamente brillante che, col senno di poi, sembra tirare la volata alla pessima prestazione prodotta sabato scorso a Cremona. Contro la Vanoli, Varese rivela ancora una volta la sua doppia personalità: bellina nel primo tempo, evanescente e impalpabile quando l’atmosfera al PalaRadi si è fatta più ruvida. Così, mentre l’ex Meo Sacchetti festeggia meritatamente un largo successo, coach Attilio Caja  in sala stampa nel dopo-partita butta là considerazioni non esattamente positive. Anzi, per essere sinceri: abbastanza inquietanti. Contro Pistoia è arrivata una bellissima vittoria, mentre l’anno si è chiuso con il passo falso interno contro Trento.

 Massimo Turconi

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