A qualunque bambino vi avviciniate chiedendogli cosa voglia fare da grande sapete già che nel 90% dei casi vi risponderà “Il calciatore”, a qualunque mister vi avviciniate chiedendogli qual è il suo sogno per i suoi allievi, nel 90% dei casi vi risponderà “Vederlo arrivare tra i grandi”. O forse, in questo secondo caso, non ve lo dirà mai, parlerà di divertimento, di gioco, di valori, di rispetto, tutto legittimo, ma in cuor suo ci spererà tantissimo.
GENNARINO 2009 CassanoGli adulti sono sempre meno spregiudicati dei bambini, più realistici e per certi versi meno sognatori, perché al di là di quello che possa insegnarti la vita, prevale sempre il raziocinio e la capacità di tenere i piedi per terra, nonché di allontanare ogni forma di illusione dalla mente pura di ragazzini impregnati di divertimento, come è giusto che sia.
Ma quando ad un certo punto vedi il sogno “di uno dei tuoi” incamminarsi verso la strada giusta e quando la forma di quel sogno assomiglia tanto ad un pallone che rimbalzerà su di un’erba un po’ più pregiata, allora in cuor tuo di allenatore (o giocatore che sia), sai di aver fatto qualcosa di buono.
Ma diamo una data, un inizio, un senso a tutto questo, ed anche un nome ed un cognome.
Sono le ore 20 circa di venerdì 21 dicembre, la società Union Villa Cassano, centro tecnico Novara, come di consueto si ritrova presso “Il Salone” per il classico scambio di auguri. Dirigenza, mister, giocatori grandi e piccoli, famiglie, appassionati, una fetta di panettone, un bicchiere di uvcassano_gennarino_4spumante, gli almanacchi della società rossoblù, un palco ed un microfono: c’è tutto, atmosfera natalizia compresa, per un paio d’ore di festa e riconoscenza. Perfettamente coadiuvati dal responsabile del settore giovanile Gigi Buraschi, su quel palco sfilano tutti i “grandi” e trovano spazio anche le parole del presidente Ielmini e del mister della prima squadra Antonelli, fin quando arriva il momento in cui a prendersi la scena è un classe 2009, emozionato come in campo non lo è mai stato, sorridente ed in cuor suo, grato. In realtà lui sa già cosa sta succedendo, viverlo, però, è tutto un altro paio di maniche. All’appello Alan Gennarino risponde presente, sale quei gradini e riceve un applauso a contorno del più bel regalo di Natale possibile. Sacca in spalla, la strada per andare agli allenamenti sarà un po’ più lunga, quanto basta per arrivare a Novara. Gennarino segue così le orme di Nicolò Battistella (2004), Riccardo Gheller (2003) e Simone Costenaro (2006). Poi indossa per l’ultima volta la maglia Union Villa Cassano con tanto di “Alan 20” stampato sulla schiena, al braccio la fascia da capitano firmata dai suoi mister, tra le mani il pallone autografato da tutti i suoi compagni e sa per certo che il suo cuore sarà sempre un po’ imbrattato di quel rosso e quel blu a cui devi tanto e che tanto deve a lui.
Ora, passo dopo passo caro Alan, continua a divertirti un po’ più in là, con lo stesso sorriso, la stessa umiltà e la stessa determinazione e se vuoi sognare con quel pallone fra i piedi sogna, che a 9 anni non c’è niente di più bello. 

Mariella Lamonica