Francesco Di Luca da 7 anni veste i colori giallo-verdi e, dunque, è ormai di casa a CaravateCapocannoniere della sua squadra con 12 reti in cassaforte ma con tante altre in arrivo perché quel che è certo è che la fame per i goal non gli manca.

Sono tante stagioni che sei a Caravate, come ti trovi?
“Mi trovo bene, c’è un bel gruppo, l’ambiente mi piace e con il mister ho un bel rapporto. Sto avendo continuità anche fisicamente ed è un fattore importante.”

Di LucaQuesto Caravate ora è in una posizione di alta classifica e fino a qualche settimana fa questo risultato non sembrava fattibile. Dove potete arrivare?
“Quest’anno c’è tanto entusiasmo e il direttore sportivo Angelo Minervino sta facendo grandi cose. Abbiamo perso qualche partita ed è stato proprio in quei momenti che ci siamo detti che così non potevamo continuare. E quando inizi a vincere una o due gare acquisti fiducia e infatti ora siamo in striscia positiva. Speriamo di proseguire così.”

La doppia cifra l’hai già superata. Hai un obiettivo di reti? 
“Diciamo che i goal vengono da soli anche se l’obiettivo è superare quota 15. La squadra e il gruppo però sono più importanti, vengono prima.”

caravateVedendo la classifica, le squadre di testa hanno pochi punti di differenza. Il campionato sembra molto aperto.
“È un bel campionato ed è più incerto rispetto agli altri anni. Al ritorno vediamo chi lotterà e chi riuscirà a mantenersi in alto. Delle avversarie nella nostra stessa zona di classifica secondo me il Luino è un’ottima squadra e ha qualcosa in più.”

Domenica ospitate il Laveno che nelle ultime sfide non ha portato a casa la vittoria. Pensi possiate fermarla pure voi?
“Sarà una partita tosta e combattuta, noi ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto. Ci vogliamo fare il regalo di Natale!”

In un futuro ti vedi ancora legato in qualche modo al mondo del calcio?
“Mi piacerebbe allenare e potrei prendere spunto dal mio mister, ma è ancora presto e vedremo in futuro che strada prendere.”

A 25 anni sei un giocatore con una consapevolezza diversa?
“Prima ero un po’ una testa calda, non davo conto a nessuno, facevo il mio e basta. Con il tempo ho iniziato a vedere le cose in maniera diversa.”

Roberta Sgarriglia