Zitti tutti, parla Lorenzo Ciccone.
Anzi, non parla affatto, lascia che a rispondere siano i suoi gol, 15 su 15 per l’esattezza.
Perchè il campo non perdona, perchè il campo trova sempre le “parole” giuste e costruisce la trama di un film che a volte può riservare finali inaspettati, dove persino gli inizi soprendono.
Lo scorso anno il San Michele si è conquistato il salto di categoria grazie alla vittoria del campionato, e così ad appena 5 anni dalla nascita di questa società, ecco che la “prima” diventa una primissima. Mai stati in questo campionato, i gialloneri hanno attirato attenzione fin dall’estate passata quando la retorica, habituè per tutte le neopromosse, portava ad una sola domanda: “Saranno all’altezza?“.
Spazio ai fatti dunque. “Il gol è sempre la miglior risposta, quei 23 punti e quella settima piazza del San Michele dicono molto” afferma Ciccone.
Dicono anche che siete a -2 dai playoff: ti aspettavi un avvio così?
“Sinceramente l’avvio non è stato semplice ma quando cambi categoria, cambi i giovani e cambi il mister è inevitabile che ci siano delle difficoltà, però ci abbiamo messo poco ad adattarci a tutte queste novità, siamo stati bravi ad imboccare quasi subito la direzione giusta”
Cosa ti ha stupido di più di voi stessi?
“Onestamente la difesa, non pensavo potessero fare così bene i miei compagni là dietro in un campionato così difficile“.
L’attacco invece è Ciccone dipendente?
“A giudicare dai miei gol si potrebbe pensare di sì, sicuramente è un reparto che deve fare di più, ma sarà così, anche i miei compagni sapranno farsi trovare pronti al momento giusto, c’è bisogno di tutti“.
Sono questi i segreti del San Michele?
“No il segreto del San Michele è uno solo ed è il gruppo: c’è una voglia incredibile di migliorarsi, di crescere, di allenarsi, per capire questa società bisognerebbe viverla al 100%, si fanno tanti sacrifici qui e non so quante società in 5 anni siano riuscite a fare quello che ha fatto il San Michele“.
Parlando più in generale del campionato, quali sono le tue impressioni su questo girone d’andata?
“Bellissimo campionato, combattuto, complesso e difficilmente decifrabile, ogni domenica può succedere di tutto ed è questo il bello, rispetto alla seconda categoria c’è molta differenza per quanto riguarda il gap tra le prime e le ultime, qui è più sottile ed è questo che rende tutto più inaspettato“.
Campionato anche ricco di bomber ma tra Chiaia, Izzo, Gazzardi e tanti altri nomi importanti al momento la spunta Lorenzo Ciccone, capace di 15 gol in 15 partite, non male.
“15 gol sono tanti ed è anche logico che non potessi aspettarmi questi numeri al giro di boa, però in tutta onestà so di meritarmelo e me lo merito in primis per il lavoro fatto quest’estate, perchè mi sono rimesso in forma credendoci tantissimo, più di chiunque altro, anzi in pochi scommettevano su di me, c’era chi sosteneva che non fossi all’altezza, che sarebbe stato opportuno tagliarmi, ed invece devo dire grazie alla società e ai miei compagni, oltre che a mister Saporiti che mi ha dato fiducia fin da subito pur non conoscendomi“.
A proposito di mister Saporiti, quanto c’è di suo in tutto questo?
“C’è molto, è un tecnico preparato sia a livello tecnico che tattico anche se mi ha sbalordito ancor di più per la sua capacità di fare gruppo“.
Torniamo a te: 15 gol in un solo girone, qual è il più bello?
“Direi l’1 a 1 contro il Cantello Belfortese” (semirovesciata al volo ndr).
E il più sentito?
“Sempre con il Cantello Belfortese, il 2 a 1, non so nemmeno io come l’abbia fatto sinceramente (ride ndr) però è stato sentitissimo“.
A proposito di gol sentiti e “sfide sentite”: oltre Cantello c’è il Bosto squadra da cui ricomincerà il vostro 2020 e che è derby a tutti gli effetti.
“Il Bosto sta facendo molto bene, sono una squadra giovane che ha qualità, all’andata l’abbiamo pagata, al ritorno cercheremo di prenderci la nostra rivincita anche perchè è una gara particolare, ce la giochiamo in casa, proveremo a fare un regalo al nostro pubblico che ci ha promesso di tornare ad essere super presente“.
Facciamo un gioco, sei pronto? “Vai“. È il gioco di quella famosa torre in cui c’è posto solo per due, il San Michele è in compagnia di Cantello e Bosto, chi salvi?
“Non me ne vogliano ma oltre noi salverei il Cantello“.
Voltiamo pagina ed ecco il 2020: qual è la lista dei tuoi desideri? Difficile chiederti e chiedere al San Michele di più di quanto fatto finora.
“E perchè? Io sono del parere che si possa sempre fare meglio; se mi guardo indietro vedo i 2 punti persi con la Ticinia e pesano, saremmo nelle prime 5, ma al di là di questo non sono uno che si accontenta e il San Michele non può e non deve accontentarsi, dobbiamo lottare per stare nella prima metà della classifica, anche perchè alla luce di quanto visto fino ad oggi credo che possiamo giocarcela con tutti, Solbiatese a parte“. Quindi? “Quindi nel 2020 vorrei che il San Michele facesse il meglio possibile ed io vorrei ripetermi. Altri 15 gol? Perchè no, tutto è possibile, certo arrivare a 30 sarebbe tanta roba, facciamo allora che mi accontento di 25 ma con i playoff, sarebbe bellissimo, noi lavoriamo e guardiamo avanti, non so cosa succederà ma posso garantire che non è finita qui“.
E quale sarà il finale della trama di un film che al momento tiene tutti con gli occhi incollati sul grande schermo, è tutto da scoprire.
Con la regia di un gruppo di ragazzi che ora ci crede più che mai, con i panni di protagonista assoluto che su Lorenzo Ciccone sembrano l’abito delle migliori occasioni, conviene armarsi di pop corn e gustarsi lo spettacolo di un secondo tempo che potrebbe sorprendere ancora di più; e allora mettetevi comodi gialloneri: “Ciak, si gira!”.
Mariella Lamonica