Federica Ferrario non poteva festeggiare meglio il suo 18esimo compleanno. La giovanissima pallavolista di Sangiano, nata il 31 maggio 2001, domenica scorsa è stata premiata come miglior libero delle finali nazionali CRAI Under 18 che si sono disputate a Vibo Valentia e si è messa al collo la medaglia d’argento riservata alla seconda migliore squadra d’Italia della categoria, ossia la sua Igor Volley Novara. Lo scudetto è andato per la sesta volta consecutiva alle pari età del Volleyrò Casal de Pazzi Roma (le bustocche della UYBA si sono piazzate al quinto posto), ma le giovani azzurre sono andate vicinissime a strappare il tricolore alle laziali.
Da dove arriva la tua passione per il volley?
“Ho iniziato a 6 anni a Leggiuno ed è merito di mia sorella Michela e mia cugina Sara. Hanno qualche anno in più di me e mia mamma le portava in palestra. Non è passato molto tempo da quando ho chiesto di poter rimanere anch’io a provare questo sport che amo tantissimo e che mi ha portato dove sono ora”.
Quali sono le tappe principali del tuo percorso?
“Ho giocato a Laveno nel minivolley, poi sono passata a Vergiate dove giocato da opposto, a Cislago in Under 18 e in Serie D, a Monza in Under 16 e in Serie C e poi di nuovo a Cislago in Under 18 e in Serie D. Nel maggio dell’anno scorso ho provato per la seconda volta a Novara, la prima volta avevo tentato due anni prima ma erano già coperti nel ruolo di libero, e mi hanno tenuta. E’ stata un’emozione incredibile perchè ho sempre sognato di vestire la maglia di Novara, ho sempre avuto questo pallino e sono riuscita a realizzarlo”.
Che ambiente hai trovato? Che anno è stato per te?
“Il livello in allenamento e in partita è davvero molto alto. Ero un po’ spaventata prima di buttarmi in questa avventura, ma poi, grazie alle mie compagne e ai tecnici, mi sono trovata benissimo sotto ogni aspetto. Il convitto per le atlete che vengono da fuori era già tutto occupato e quindi mi sono dovuta organizzare per raggiungere Novara per quattro allenamenti alla settimana e per le due gare in programma di solito nel weekend. Non smetterò mai di ringraziare i miei genitori e i miei nonni per la loro disponibilità nell’accompagnarmi”.
Anche dal punto di vista sportivo è andata benissimo.
“Decisamente, perchè abbiamo conquistato la promozione in Serie B1, il titolo regionale in Under 18 e abbiamo raggiunto il secondo posto alle finali nazionali sempre Under 18. Tutti i traguardi sono stati fantastici e, inoltre, cosa importantissima per me, sono cresciuta tanto a livello individuale e tecnico. Allenandomi molto, sono migliorata in ricezione e soprattutto in difesa, dove avevo qualche lacuna. Sono soddisfatta del mio percorso e grande merito va a coach Matteo Ingratta e anche al mio tecnico di Cislago Giuseppe Epifano che voglio citare”.
Sei stata a contatto anche la prima squadra di Novara?
“Sì, in estate ho fatto qualche allenamento con la prima squadra, soprattutto quando mancava Sansonna per infortunio. Durante l’anno ci incrociavamo ad inizio e alla fine degli allenamenti e andavamo sempre alle loro partite quando non eravamo impegnate con le nostre. Abbiamo festeggiato anche noi la conquista della Champions League. Insomma, ci sentiamo parte della grande famiglia di Novara”.
Siete andate ad un passo dallo scudetto. Che emozione è stata?
“Abbiamo disputato un campionato nazionale pressoché perfetto e la gara decisiva, quella in cui abbiamo capito di poter arrivare fino in fondo, è stata quella vinta contro la UYBA. Ci eravamo già incrociate durante l’anno con le rispettive B2 ed è sempre un match sentito. Siamo state brave e siamo riuscite a batterle superando quello scoglio. In finale abbiamo fatto sudare parecchio il Volleyrò Casal de Pazzi Roma, che è una squadra fortissima, portandolo al tie-break. Abbiamo dato tutte anima e corpo ed è stata un’avventura che porterò nel cuore a lungo”.
A coronare la splendida cavalcata è arrivato il premio individuale come miglior libero della manifestazione.
“E’ stato totalmente inaspettato e quando l’hanno comunicato non ci credevo. Sono davvero molto contenta e questo riconoscimento ripaga me e la mia famiglia dei tanti sacrifici fatti. Si meritano una dedica speciale anche tutti i miei amici, che mi hanno seguita in streaming durante i campionati nazionali, e le mie compagne di squadra senza le quali non sarei arrivata a questo traguardo”.
Qual è la giocatrice alla quale ti ispiri?
“Sansonna e De Gennaro sono i migliori liberi in circolazione in Italia e non solo, ma mi piacciono molto anche Cardullo e Leonardi. Spesso, quando ero più piccola, andavo a vedere la UYBA a Busto Arsizio e apprezzavo le sue doti. E’ molto brava”.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
“Ho terminato la quarta Liceo Sportivo a Gavirate e nel futuro spero di arrivare in alto con la pallavolo. Per ora mi impegno al massimo e coltivo al meglio questa mia passione”.
Dove giocherai l’anno prossimo?
“Non rimarrò a Novara perchè il mio percorso nelle giovanili è finito per limiti d’età. Per ora è ancora un po’ presto per capire che maglia vestirò, ma potrei rimanere in B1 da titolare oppure provare l’esperienza in A2 da secondo libero. Dovrò valutare bene cosa fare e qual è la migliore soluzione per me anche in prospettiva futura”.
Laura Paganini