Tutto nasce da un vocale, uno di quelli che si manda oggi con whatsapp: “Grazie Carlo ma a Ferragosto sono via, sono ancora in vacanza in Croazia, tranquillo tanto poi ci si vede domenica che c’è la prima del Varese”… poi una fragorosa risata con lo sguardo triste verso il mare di chi ha nel cuore il biancorosso, quello del Varese che non c’è più.

Gruppo NsiaGianluca Mongelli, in vacanza a Tribunj con l’amico Alberto che troviamo al Beach Bar Calafuria, nel 2010 con Simone, Lorenzo e Carlo, ha formato il Gruppo Ansia. Da sempre tifosi del Varese, dopo il ritorno in serie B non hanno perso nessuna partita al Franco Ossola, seguendo la squadra spesso anche in trasferta.
Il mio Varese non c’è più, è un dato di fatto. Se mi chiedi il perchè ti dico che negli ultimi anni sono state fatte troppe scelte sbagliate, troppa improvvisazione, troppa gente che non capiva di calcio e comandava. Anche il Comune, aggiungerei, di certo non ha aiutato”.

Che sensazione hai, cosa provi in questo momento? “Sono triste, incazzato, non me ne faccio una ragione e spero che al più presto qualcosa si muova. E’ nato il Città di Varese, ma per ora fatico a riconoscerlo come il mio Varese. Ritengo che alla base ci debba essere un progetto importante che ci possa far pensare al vero Varese. Lasciamoli lavorare e vediamo, anche se il Varese, per essere tale, deve giocare allo Stadio“.

Il ricordo più bello?Senza dubbio il rigore di Buzzegoli contro la Cremonese. Quel gol ci ha ridato la Serie B dopo 25 anni, ha segnato la nostra rinascita e poi le trasferte con il nostro gruppo di veri amici. La più bella? Quella in treno per andare a Roma a giocare in Coppa contro la Lazio e poi il ritorno fatto con i giocatori. Recentemente la ‘gita’ a Settimo Torinese è stata fantastica, abbiamo fatto aprire una pizzeria, chiusa per riposo, solo per noi cinque del Gruppo Ansia“.

Cosa farai la domenica?Andrò a vedere i figli dei miei amici che giocano in diversi campionati. Vivrò di ricordi con qualche rimpianto e con in testa un solo coro: Fino alla fine Forza Varese!“.

Michele Marocco