Francesco Borghi è il più grande dei tre fratelli Borghi che sono legati ai Mastini fin da quando erano bimbi. Marcello è stato per anni a Milano, ma in estate è tornato all’origine per vestire di nuovo il giallonero assieme proprio a Francesco e a Pietro. E sabato nella vittoria di Egna contro Unterland tutti e tre hanno assaporato la gioia del gol rendendo felici i tifosi varesini e i genitori, grandi appassionati di hockey.

Per la prima stagione ti trovi a giocare assieme a Marcello e Pietro. Che sensazione provi?
“Siamo molto contenti, anche perchè non era mai successo prima d’ora se non in una partita di Under 19 qualche anno fa. Sono felice che sabato siamo riusciti a segnare tutti e tre nella stessa gara, cosa non certo semplice. Se, infatti, Marcello è abituato a fare gol, Pietro ed io lo siamo un po’ meno e sono particolarmente soddisfatto che Pietro si stia ritagliando meritatamente il suo spazio”.

Hai iniziato da bambino a Varese. Che cosa è per te il Mastino?
“Varese è la mia città e la mia squadra del cuore. Ho cominciato a 5 anni e ricordo con piacere il primo successo in un torneo: avevo 9 o 10 anni e, insieme a Vanetti, Andreoni e a qualche altro mio attuale compagno, avevamo conquistato il Trofeo Merzario. A17 anni ho debuttato in prima squadra in A2 con coach Malfatti ed è stato il coronamento di un sogno. Ora l’asticella si è alzata e spero di vincere qualcosa con questa maglia; sarebbe perfetto”.

Nella tua carriera ci sono state anche altre squadre.
“Ho giocato a Torino in A2 all’ultimo anno di superiori e a Milano per tre anni durante l’università. Ho vissuto la promozione in Serie A e l’anno successivo ho avuto la fortuna di allenarmi insieme ad atleti molto forti e affrontare club di altissimo livello. Alla fine, però, ho deciso di tornare a Varese e di continuare qui il mio percorso”.

Tra le tue esperienze, c’è quella con la nazionale italiana.
“In azzurro ho disputato il Mondiale Under 18, ma purtroppo non ho potuto partecipare al Mondiale Under 20 a causa di un infortunio. Il ricordo più bello è legato alle Universiadi 2013 che si sono svolte in Trentino: abbiamo giocato contro nazionali competitive come Russia, Svezia e gli USA che abbiamo battuto per la prima volta nella storia. Indimenticabile”.

Dove può arrivare in questa stagione Varese?
“Le vittorie contro Bressanone e Merano ci hanno lanciato e ci siamo resi conto di poter fare bene e dire davvero la nostra in campionato. Abbiamo una rosa lunga che ci permette di gestire le energie anche in periodi intensi come questo. Siamo un gruppo unito che punta in alto e speriamo di arrivare a conquistare qualcosa di importante”. 

Venerdì (ore 18.30) altra partita in casa: arriva Appiano per una rivincita dei quarti di finale dei playoff dell’anno scorso. Per altro, tu in gara-3 avevi fatto un gol…
“Non mi ricordavo questo particolare personale, ma quello che vogliamo fare tutti insieme è vincere per continuare il nostro cammino. Appiano non ha la rosa dell’anno scorso e ora ha tanti giovani che hanno voglia di mettersi in mostra. Dovremo stare attenti e portare a casa altri tre punti”.

Laura Paganini
(foto Raissa Fontana)