A Ponte Tresa è stato un pomeriggio di lotta vera e propria sul terreno di gioco e anche di punzecchiature fuori dal campo e. Sugli spalti, ci ha pensato patron Barbarito, numero uno del Verbano a lanciare qualche frecciatina alla squadra avversaria. A fine partita ha ribadito il suo pensiero: “Questa partita non poteva e non doveva essere giocata in un campo del genere – le sue parole -. Era impossibile giocare una partita, mi è sembrato una barzelletta”. Barbarito commenta anche la situazione societaria del Varese. “Qui credono ancora a Babbo Natale; basta raccontare favole. Penso che Varese abbia bisogno di un annetto di pausa per riposarsi, per riflettere sul futuro e per far tornare la voglia agli imprenditori di investirli. Deve recuperare la credibilità coi fornitori e con l’ambiente in generale”.

Sulla tribunetta di Lavena Ponte Tresa ha assistito al match anche il sindaco Galimberti che, incassando a sua volta qualche frecciatina da parte di alcuni tifosi, ha espresso la sua: “Dopo la grande prova di giocatori e tifosi che in un numero significativo sono arrivati a Ponte Tresa a supportare la squadra, una società seria corre a pagare le bollette di acqua e gas e riporta la prima squadra e le giovanili allo stadio “Franco Ossola”. Penso che questo sia il primo atto per poter riprendere un dialogo costruttivo”.

Venendo al match sono queste le parole dei protagonisti. “Partita non bellissima, ma combattuta – dice Domenicali -. Abbiamo affrontato un avversario tosto agonisticamente; ci sono stati molti scontri e duelli. Sono contento del fatto che i ragazzi hanno dimostrato che ci sono. Dobbiamo ancora crescere perché dopo le vacanze la condizione fisica non è ancora quella giusta. In più abbiamo avuto una settimana per niente tranquilla e questo ha influito anche sul lavoro. Il pareggio ce lo teniamo stretto”.
La rosa è ridotta a 14 giocatori… “Ne abbiamo persi diversi e non abbiamo tante alternative, sia sulla formazione di partenza che sulle sostituzioni in corsa. E’ un aspetto che andrà affrontato. Noi andiamo avanti. Aver ricevuto gli applausi e gli incitamenti dei tifosi venuti oggi fa veramente piacere, ci spinge ad andare avanti. Mollare non è bello, vogliamo arrivare alla fine”.

Migliore in campo tra i biancorossi è risultato l’esterno Scaramuzza: “Oggi non si è giocato a calcio perché il campo non lo permetteva – spiega subito il giocatore -. Non poter giocare nel nostro stadio è una roba brutta, alla fine ci siamo sentiti in casa d’altri. A Masnago sarebbe andata diversamente, ne sono sicuro. Abbiamo fatto una buona partita dal punta di vista agonistico; ma casa nostra è il nostro punto di forza. Rimanere lucidi mentalmente non è facile, abbiamo fatto il nostro dovere”.

Infine, ecco le parole di mister Cotta, tecnico del Verbano. “Abbiamo disputato una buona gara, ci è mancato solo il gol. Nel primo tempo abbiamo avuto due o tre occasioni che potevamo sfruttare meglio. Anche il siluro finale di Micheli poteva essere sfruttato diversamente; c’era la possibilità di appoggiare in area. In ogni caso siamo stati bravi contro un avversario che ci ha concesso poco. Ho visto due squadre intense, rimaste corte e molto attente. Il Varese non ci ha impensierito molto, ma non è stata una gara facile”.

Elisa Cascioli

LEGGI ANCHE
LE PAGELLE
LA PARTITA
– GLI HIGHLIGHTS

FOTOGALLERY 05  varese-verbano a ponte tresa 07  varese-verbano a ponte tresa 14  varese-verbano a ponte tresa