Anche Varese nella Nazionale di Street Basket 3 contro 3. Lo dobbiamo a Matteo Parravicini, 18 anni appena compiuti varesino e purosangue di Casbeno, che ancora una volta si è reso protagonista con la maglia azzurra ed è approdato agli Europei categoria Under 18.
Con la sua squadra, battendo alle qualificazioni di Rieti Polonia, Irlanda e Spagna, ha staccato il biglietto per la Finale in programma in Georgia a Tbilisi dal 6 all’ 8 settembre. Non c’è soddisfazione più grande per un ragazzo cresciuto nelle giovanili di Pallacanestro Varese, reduce da un’ottima annata in serie B ad Oleggio e pronto a sbarcare la prossima stagione in serie A2 a Bergamo. Matteo è vissuto a pane e basket, una passione che lo accompagna fin da bambino e che aumenta giorno dopo giorno. Una parte del suo sogno, cioè quella di arrivare in nazionale, l’ha già centrata, ma ora occorre andare avanti su questa strada.

matteo parravicini 2Come ti senti il giorno dopo aver raggiunto questo traguardo?
“Benissimo. Sono consapevole di aver vissuto un’esperienza bella e soprattutto divertente, diversa dal 5 contro 5, un vero e proprio gioco, in cui non sento la pressione forte che invece percepisco in altre partite. E poi è sempre un’emozione unica indossare la maglia azzurra ed è un orgoglio per me poter rappresentare l’Italia e Varese in questa competizione. La Pallacanestro è la mia vita e cerco di migliorare quotidianamente prefiggendomi sempre degli obiettivi ben precisi”.

Che rapporto hai instaurato con i tuoi compagni di squadra e con l’allenatore?
“A dir poco splendido di collaborazione e complicità. Simone Doneda di Aquila Trento è una mia vecchia conoscenza, ho giocato con lui sempre in Nazionale alle Olimpiadi Giovanili Europee, mentre con Gianmarco Arletti e Marco Borsetto ho trovato una perfetta sintonia così come con il coach Andrea Capobianco, un veterano del giro azzurro, sempre disponibile con noi”.

Parliamo invece del tuo futuro. Dopo la stagione ad Oleggio in B, la prossima ti sei accasato a Bergamo in serie A2.“Una soluzione ottimale per me che sto facendo tutto il percorso di crescita professionale. Dopo l’annata alla Mamy, mi rimetto in gioco con questa sfida in A2 in una società sana che mi ha dato fiducia e soprattutto mi dà la possibilità di giocare e potermi misurare in una serie superiore. Un mondo completamente nuovo ma sicuramente molto stimolante come cambio del play titolare Ruben Zugno. Devo dirti la verità: non vedo l’ora di cominciare. D’altra parte senza pallacanestro non riesco a stare”.

Benedetta Lodolini