Il nuovo Varese è partito con una presentazione a metà. Contrariamente a quanto ci ha annunciato ieri Benecchi, oggi al Caffé Zamberletti di corso Matteotti, non era presente quello che sarà il nuovo presidente, “che sarà varesino”, del club. Il suo nome sarà svelato il 10 aprile, giorno in cui è fissato il passaggio delle quote che andranno per il 90 per cento a due imprenditori, fratelli, del gruppo Gran Risparmio, catena di supermercati del Sud Italia, rappresentati in questa fase da Domenico Altomonte che in società ricoprirà il ruolo di amministratore delegato. Benecchi rimarrà in società col 10 per cento e Roberto Sorrentino, presente al tavolo, sarà il direttore generale.
Già annunciato anche l’allenatore della prossima stagione: confermato sulla panchina Manuele Domenicali.
Non è passata inosservata la presenza di Mariella Meucci, ex hockey varese, che potrebbe avere a sua volta qualche incarico.

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NUOVA PAROLA D’ORDINE – Nello svelare un paio di dettagli, Domenico Altomonte ha parlato di un “Giorno importante per me personalmente. Dopo due mesi di trattative, telefonate e situazioni non edificanti, abbiamo trovato un punto d’incontro. La nuova parola d’ordine è normalità che è sempre mancata negli ultimi anni. Tranquillità per chi lavora al Varese Calcio, per chi ha famiglia e ha puntato sugli introiti di questa attività. Ringrazio Enzo Rosa per il contatto diretto col presidente Benecchi”.

DEBITI – “La massa debitoria è di circa 800mila euro accumulata negli ultimi due anni – dice Altomonte che poi però fa riferimento al debito con Enel, e i suoi cinque contatori, che ammonta a 79mila euro ed è in sospeso già dal 2015, sempre parole sue -. Ci sono fatture di quest’anno dall’importo vergognoso di cui Benecchi non era nemmeno a conoscenza. Per questo ho chiesto come cosa prioritaria una garanzia per i debiti, una fideiussione”. Che però non è stata data da alcuna banca. Il motivo? “Colpa di chi è andato ad incassare l’assegno a garanzia (comunque non legale ndr) staccato dal presidente non appena ha sentito parlare della trattativa”. Altomonte fa riferimento all’assegno di 24mila euro a Luca Grimi della Macron.

CIFRE – “Benecchi si farà carico di una parte di debiti, noi di un’altra, ovvero di staff tecnico, prima squadra, in parte già saldata, settore giovanile e Macron. Con l’avvocato Nucera, legale della Macron, ci vedremo alle 15 perchè stamattina era impegnato in tribunale”. Nessun contatto invece è stato preso con l’altro creditore che ha presentato istanza di fallimento: “Non ci risultano fatture in sospeso con quello studio legale” risponde Altomonte. “A nostra disposizione c’è l’avvocato Durante che ci aiuterà con la transazione dei debiti. Vogliamo una programmazione seria”.
“Saranno di nostra competenza 350/400mila euro per i debiti, più altrettanti per la prossima stagione. L’investimento è di 4 milioni in 5 anni. Varese deve tornare tra i professionisti”.

STRUTTURE – “Il nostro primo obiettivo è riaprire lo stadio almeno per l’ultima partita della stagione. Mi scuso con gli abbonati che sono stati costretti a peregrinare a destra e a manca subendo grandi umiliazioni. Vogliamo anche riprenderci Varesello, ma non ci siamo ancora informati sul bando del Comune”.

NOVITA’ – “Il presidente sarà varesino, i due imprenditori del marchio Gran Risparmio sono persone che hanno 11 punti vendita in franchising e che volevano investire nella Sambenedettese. Li ho convinti a virare su Varese. Come? Con cuore e passione. Mi ricordo ancora il sogno playoff svanito col gol di El Shaarawy (vs il Padova ndr). Lo staff tecnico rimarrà immutato fino a fine stagione, questo periodo ci servirà per capire chi è funzionale alla causa e chi no. Ci sono contratti con cifre stratosferiche per l’Eccellenza. C’è stato che era bravo a parlare, ma si devono fare i fatti. Se faremo degli errori saranno stati fatti in buona fede. Benecchi è una persona pulita, trasparente e solida”.

GIOVANILI – “Le rette versate dai genitori (la seconda rata non è stata giustamente pagata ndr) non sono mai entrate nelle casse del Varese. I soldi sono stati presi e portati via come una vera e propria rapina – denuncia Altomonte -. C’è una fattura da pagare della presentazione di Berni (presumiamo la presentazione dello scorso 16 giugno ndr) di 7mila euro. Noi non siamo Paperon de’ Paperoni. Ci sarà una rivalsa da parte nostra su chi ha provocato danni economici e di conseguenza di immagine. Comunque incontreremo presto le persone deputate perché il progetto parte dal settore giovanile e scuola calcio”.

RISCHIO BANCAROTTA – Perché acquistare un club ad un passo dal fallimento? “Non sono legato a nessun gruppo precedente, non ho mai avuto a che fare con le persone che c’erano prima. A Benecchi è stato promesso il famoso aumento di capitale sociale a 500mila euro (annunciato dai vecchi soci Taddeo e Basile ndr) che invece è rimasto sempre a 21mila. Se il Varese fosse fallito sarebbe stata bancarotta fraudolenta con conseguenze penali pesantissime“.

INVESTIMENTO – Qual è il ritorno economico? “E’ un’operazione non vantaggiosa nel breve, ma transando si riduce il debito. Con abbonamenti e incassi si possono ricavare 25mila euro al mese e mi tengo basso. Gli imprenditori che rappresento hanno anche incontrato sindaci qui vicino” evidentemente per valutare le opportunità della catena di supermercati.

PENALIZZAZIONE – Come si può pensare di tornare al professionismo in poco tempo se il prossimo anno si partirà da -15/-18? “Varese ha una credibilità anche in federazione. Mi hanno assicurato che se troviamo l’accordo con giocatori e staff (gente che avanza 211mila euro) la penalizzazione o non ci sarà o sarà di tre punti”.

ROBERTO SORRENTINO – “E’ già un mese e mezzo che lavoriamo. Farò anche da supervisore al Settore Giovanile. Il Varese non deve più chiedere a bambini e genitori di venire a giocare, deve essere l’inverso. Questo è l’anno zero”.

Elisa Cascioli
(Foto Angelo Puricelli – Agenzia Blitz)