Il presidente dell’Alfredo Binda, società organizzatrice, è intervenuto in merito all’errore nel percorso degli inseguitori, un errore all’ultimo giro che ha inevitabilmente condizionato il traguardo: “C’è stato questo disguido al termine della discesa all’ultimo giro che ha coinvolto anche Vincenzo Nibali – spiega Renzo Oldani -. Ero proprio al telefono con lui ora e mi ha confermato che nella concitazione hanno seguito la moto della Rai che ha preso una strada diversa. Il percorso era segnato, frecciato e la rotonda era chiusa dietro, quindi non è colpa di nessuno. Ma io stesso voglio rivedere le immagini per capire meglio cosa è successo. Abbiamo tutti agito in buona fede, spero che il vincitore stesso metta una pezza alle polemiche che potrebbero nascere. Sicuramente non c’è stata la malafede di nessuno. Ne approfitto per ringraziare di cuore a tutti”.

Ecco le parole del vincitorie, Primoz Roglic, classe ’89 della Jumbo-Visma: “E’ un successo molto importante, chiaramente mi ha aiutato l’errore degli altri. Dispiace per quello che è successo in gara. Alla fine ho trovato le energie giuste. Il percorso mi si addiceva anche se avrei preferito salite più lunghe”.

Quasi 37 anni e medaglia d’argento alla 99^ Tre Valli Varesine per Giovanni Visconti, il torinese della Neri Sottoli che si è aggiudicato il Trittico Lombardia. Il corridore ha commentato così la gara odierna intaccata da un grave errore di percorso del gruppo di inseguitori a un giro dal termine: “C’era la fuga e ad un certo punto quelli che vedevo davanti a me non li ho più visti. Pensavo fossero andati in fuga. Per l’errore non si può dare la colpa a nessuno, eravamo al secondo giro di quel percorso e si sapeva. Sono momenti di gara in cui dobbiamo stare attenti. E’ stato comunque un bel finale. A quasi 37 parto sempre per vincere con l’entusiasmo di un bambino. E’ stato un bel podio e sono felice di essere secondo ad un ciclista come Roglic. Dopo l’incidente di metà stagione mi sono ripreso”.
Prima di lasciare la sala stampa, Visconti ha due dediche speciali da fare: “Dedico il trittico a Iannelli (il ciclista 22enne morto a seguito di una tragica caduta durante una gara) che abitava vicino casa mia. E’ tremento quello che è successo; il mio pensiero va alla mia famiglia. Ho una dedica anche per mio cugino Ciro che esattamente 6 anni fa ci ha lasiciato per colpa di una brutta malattia”.

 

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Elisa Cascioli