Il privilegio di vedere, ammirare in anteprima, studiare (per chi ne ha il pallino), esaltarsi per l’NBA che verrà. L’opportunità di regalarsi qualche ora di basket di alto livello anche nel bel mezzo di un’estate afosa.
A Varese sono cose che gli appassionati di pallacanestro conoscono piuttosto bene, le apprezzano e, di più, le richiedono considerando, giustamente, un appuntamento tradizionale. Quasi irrinunciabile. Ecco dunque che l’”NCAA Tour” 2019, grazie alla splendida attività di Manuel Rossi, Marco Lamastro, Riccardo Corsano, tutti e tre nati nel 1997, e Federico Bellotto, classe 1996, sbarca nuovamente in città e in provincia e, come sempre, promette di richiamare attenzione e interesse da parte dei tanti “foamers” cestistici rimasti a casa.
“Il “College basketball tour” – spiega Manuel Rossi, ex giocatore, segnatamente playmaker, dotato di talento, visto in Pallacanestro Varese ed ora a Cerro Maggiore in C Silver – è un evento sportivo che vede affrontarsi College americani in trasferta nel nostro paese contro selezioni di ragazzi oppure, in qualche caso, contro squadre di club. L’anno scorso Raimondo Diamante, che ringrazio di cuore, mi ha ‘’passato il testimone’’ affidandomi l’incarico di gestire tutte le partite in programma in provincia di Varese”.
Conoscendo un pochino la meticolosità degli americani immagino che mettere in moto una “macchinina” del genere non sarà stato proprio semplicissimo.
“Per nulla facile – risponde solerte Manuel -. Dietro ad un evento del genere c’è un grandissimo lavoro e soprattutto settimane e settimane di preparazione. Per questa ragione ho deciso di creare un team con, appunto, Marco, Riccardo e Federico, miei grandi amici che, come me, sono appassionati di pallacanestro. Abbiamo un grande entusiasmo e siamo entusiasti di poter ospitare a Varese 3 partite, anche di un certo calibro. Il nostro obiettivo è quello di portare più gente possibile a vedere le gare in programma e, anche se è pieno agosto, riempire le palestre. Ci piacerebbe vedere un sacco di bambini e ragazzini e proprio per questo motivo abbiamo deciso di non far pagare il biglietto a tutti i ragazzi under 12”.
Come si svilupperà il calendario?
“Il 7 agosto a Gazzada, Illinois University, e il 12 agosto a Vedano Olona, Syracuse, affronteranno selezioni di ragazzi italiani, la maggior parte proveniente dai campionati di A2 e B, tutti sotto i 24 anni. Abbiamo scelto il limite massimo per i nati entro il 1995 per dare spazio ai giovani. Invece la partita del 24 agosto a Castelletto Ticino verrà giocata contro Oleggio, squadra senior che milita in serie B e che ha sempre puntato su un organico formato in larga misura da giovani”.
Adesso ti chiedo, sforzo da ridere per un esperto del tuo calibro, di abbozzare una sorta dei match-program: dati, statistiche, cose da sapere, curiosità sugli ospiti statunitensi.
“Gli Illinois Fighting Illini rappresentano una delle università “top” per il basket a livello NCAA Division I. Nella sua storia Illinois è apparsa 30 volte nelle finali di NCAA, è arrivata 5 volte alle Final Four, 9 volte nelle Elite Eights. Può vantare il 12esimo win rate di sempre tra tutte le squadre NCAA con 1766 vittorie a fronte di 973 sconfitte. Gioca nella celeberrima BIG TEN Conference e la star del gruppo è Ayo Dosunmu, classe 2000, un clone di Kobe Bryant che con 14.7 punti di media, è stato il primo freshman della franchigia a guidare la squadra per punti realizzati a partita. Il pilastro della squadra è invece Giorgi Bezhanishvili (Georgia), classe 1998, leader della squadra per rimbalzi e stoppate, unico giocatore a partire titolare in tutte le 33 partite della stagione con un massimo in carriera di 35 punti contro Rutgers, tirando 14/18 senza tiri da tre. Syracuse invece, che vedremo all’opera il 12 agosto, è considerata per uno dei programmi più prestigiosi di college basketball in USA ed è quinta squadra con più vittorie nella storia dell’NCAA, settimo win rate. I nomi più famosi associati a Syracuse sono, per citarne solo alcuni, Carmelo Anthony, Dion Waters, Micheal Carter Williams. L’ultima volta che gli Orange hanno fatto un tour all’estero hanno vinto tutte e 25 le gare di regular season. E’ una squadra in piena ricostruzione, di volti ben conosciuti ci sono solo Elijah Huges e Marek Dozelaj. La stella nascente è Joe Girard III che, nel suo stato, a livello di high school ha vinto tutti i titoli che poteva vincere classificando come New York State Player of the Year sia nel football che nel basket; Mr. Basketball di New York e Gatorade Player of the Year, sempre nel basket. Per averlo si sono fatti avanti numerosi College tra cui Boston College, Duke, Michigan, Notre Dame and Penn State. Ma alla fine Girard ha scelto Syracuse. Ha infranto diversi record con la sua high school: con 4000 punti nella sua carriera è diventato il top scorer di sempre di Glenn Falls e in più di 5 partite ha realizzato oltre 60 punti. Il nuovo leader è Quincy Guerrier, un realizzatore completo che andrà a sopperire la mancanza delle vecchie stelle Tyus Battle e Oshae Brisset. Infine vedremo Northwestern University, ateneo che ha fondato la Big Ten conference, la stessa di Illinois. A differenza di Syracuse non vanta una storia prestigiosa e ha fatto poche presenze alle NCAA Finals. La prima volta che sono riusciti arrivare alle Finals è stata nel 2017, ma al secondo turno sono stati sconfitti da Gonzaga. Ha appena perso le sue due stelle, Derek Pardon, che di recente ha firmato con Reggio Emilia, e Vic Law. Ora punta su Anthony Gaines e AJ Turner. Quest’ultimo sembra il più talentuoso tra i due. Questa, in estrema sintesi, è la “fotografia panoramica” di formazioni che – conclude fiducioso Manuel – certamente daranno spettacolo e ci faranno divertire con l’eccitante pallacanestro tipica del College Basket”.
Massimo Turconi