Un altro confronto con una società “nobile” della pallacanestro tricolore. Sin dal 1907, a soli 16 anni dal giorno in cui il pastore protestante Naismith aveva scritto a Springfield (Massachusetts) le regole del gioco, in Laguna c’era chi si cimentava nel far entrare un pallone dentro a un cesto molto alto da terra.

Seguirono poi periodi di gloria, con gli scudetti degli anni Quaranta, e altri meno ricchi di successi. Fino al 2017, quando il marchio Reyer poté di nuovo fregiarsi del titolo italiano in campo maschile.
Certo, perché questa realtà cestistica vanta anche una sezione al femminile non meno gloriosa. Anzi, il quintetto veneziano in rosa fece conoscere al basket azzurro le doti di allenatore di un personaggio che ha segnato la storia di Varese e che tuttora è ricordato grazie a uno dei più importanti tornei giovanili a livello internazionale.

Stiamo parlando di Rico Garbosi, tecnico del primo scudetto dell’allora Ignis, conquistato nel 1961. Sì, proprio quel Garbosi cui Paolo Vittori volle dedicare un trofeo che in questo 2019, come sempre nel periodo pasquale, potrà festeggiare i suoi 40 anni, puntando al traguardo delle 100 squadre partecipanti, provenienti dai diversi continenti! Un cenno merita anche la signora Miriam, moglie di Garbosi e già pluricampionessa tricolore, tuttora sempre in prima fila al palazzetto nel sostenere i ragazzi di coach Caja. Una vera e propria “tifosa numero 1” di Avramovic e compagni.

Non si fermano certo qui gli intrecci cestistici tra Venezia e la terra prealpina. Basti ricordare il nome di un altro campionissimo di scuola Reyer, Nane Vianello. Dal 1959 al ’62, vestì la maglia della Pallacanestro Varese, prima di una parentesi in Robur et Fides, dove fu decisivo per la promozione in serie A, e quindi l’approdo in casa Simmenthal. Quest’ultimo, ovviamente, non fu un passaggio privo di polemiche, con il “cümenda” Borghi che volle poi prendersi la rivincita per la perdita di Vianello strappando ai super rivali milanesi niente meno che Paolo Vittori. Uno sguardo sul passato per cogliere ancor meglio il rilievo della sfida che andrà in scena sul parquet dell’Enerxenia Arena: anche questa volta, Masnago è pronta a caricare di nuovo entusiasmo i suoi beniamini.

Antonio Franzi
(foto d’archivio)