Si potrà pure essere fuori dai giochi, staccati dai playoff quasi matematicamente e con i sogni di gloria riposti ormai tornati nel cassetto, ma non si potrà di certo scendere in campo per dovere di cronaca, senza orgoglio e senza cuore: ed è per questo che l’Ispra, a tre giornate dal termine, ha l’unico pensiero di “dare tutto” e chiudere al meglio l’annata.
La 7° piazza con 40 punti (a -8 dall’ultimo posto disponibile per la post season), garantirà una buona dose di rammarico e allo stesso tempo soddisfazione: nel primo caso è anche inutile specificare il perchè, nel secondo, invece, c’è comunque il merito di essersi riconfermati a buoni livelli.
E su questa lunghezza d’onda viaggia anche il numero dieci biancorosso, Davide Golisciano. Classe ’92, mancino da stropicciarsi gli occhi ed ottima visione di gioco, l’anno scorso alla prima volta in questa categoria, furono in molti a notarlo, tanto da arrivare a vincere il premio Pallone d’Oro nell’ormai consueta serata di Ville Ponti.

Golisciano Prima CategoriaDavide cosa ti è sembrato di questo campionato che sta ormai per chiudersi?
Stagione equilibrata, per nulla banale, bella e intensa, partite riccche d’incertezza quanto al risultato, devo dire che sta per concludersi davvero un bel campionato che penso abbia fatto divertire tutti“.

Anche l’Ispra si è divertita?
Beh oddio, non come avrebbe voluto…

Tracciamo un bilancio.
Il bilancio è buono se si pensa che comunque stiamo portando a termine una stagione che ci vede davanti a parecchie squadre anche di ottimo livello, ma l’altro lato della medaglia annovera diversi rimpianti, un girone d’andata claudicante, troppi punti persi qua e là, punti che alla fine se avessimo ora tra le mani ci proietterebbero in tutt’altra posizione, alla luce di tutto questo il bicchiere è mezzo vuoto“.

E se guardiamo l’altra metà, quella piena, cosa troviamo?
Certamente ci sono stati anche diversi fattori positivi: innanzitutto la conferma dei giovani, i nostri 2000 sono un fiore all’occhiello e continuano a crescere e a dimostrarsi all’altezza, poi la reazione nel girone di ritorno, a dicembre ci sono stati diversi cambiamenti nella rosa, nel gruppo e poco prima anche nello staff visto il cambio in panchina con Pasetti succeduto a Colombo, non sono mai momenti facili invece devo dire che ne siamo usciti alla grande e più uniti di prima“.

E allora cosa non ha funzionato per vedervi a pieno regime tra le big?
Ma io direi i dettagli, penso sia stata questa la pecca più grande; se vuoi fare i playoff non puoi pagare così tante volte dazio nei minuti finali, non puoi sbagliare l’approccio in determinate partite, altrimenti alla fine le conseguenze sono quelle di star fuori ed avere rimpianti“.

golisciano_ispraIspra a parte, sei soddisfatto del tuo personale campionato?
L’anno scorso sono arrivato in questa categoria in punti di piedi, tanti mi hanno detto che sono stato la sorpresa del campionato, non mi conoscevano in molti, quest’anno penso di essermi riconfermato ad un buon livello, mi ero posto l’obiettivo di arrivare in doppia cifra e sono a quota undici, diciamo che un’altra zampata nell’ultime uscite non la disdegnerei“.

Risposta secca: chi lo vince il campionato?
Beh adesso come adesso direi Cas, anche a giudicare dal loro calendario, che mi sembra un po’ più facile, però occhio al Gorla che non muore mai, squadra con una bella rosa e con tanta esperienza, sono anni che sta lì lì, da un lato meriterebbe anche il famoso salto, vedremo, ormai siamo agli sgoccioli“.

Il Gorla però è il vostro futuro prossimo visto che domenica sarete di scena al comunale di via Roma
Tu dici che potremmo fargli perdere definitivamente il campionato? Non ci avevo pensato in effetti (ndr), a parte gli scherzi andremo in campo sapendo perfettamente ciò che dovremo fare, un po’ come abbiamo fatto con la Vanzaghellese“.

Il futuro prossimo dell’Ispra è Gorla, poi Valceresio ed infine Cantello, ma il futuro di Golisciano, dopo queste partite, quale sarà?
Beh dai è ancora un po’ prestino per parlarne…diciamo però che un’idea ce l’ho ma mi sono dato del tempo per decidere, quello che posso dire è che per quanto certe offerte e certe attenzioni lusinghino, Ispra resta una gran piazza a mio avviso, fatta di ottime strutture, di uno staff preparato e di soprattutto di persone speciali, ci sarà tempo per decidere, per adesso penso solo al Gorla Maggiore e alla voglia di togliermi ancora qualche soddisfazione“.

Il cammino dell’Ispra

Mariella Lamonica