VARESE – Gli occhi di un bambino pieni di gioia. L’attesa vissuta come l’emozione più grande. Con la bocca rigorosamente aperta. Così inizia Italia Ungheria con il PalaOldrini, per dirla con le parole dello speaker della Fip, che si riempie piano, ma inesorabilmente. L’attesa, si, proprio quella. Lunga 13 anni. Da quel nipponico 2006, l’Italia ha solo sognato di accarezzare il sogno Mondiale, senza mai toccarlo. Stasera, negli occhi di quel bimbo c’è l’attesa di un popolo intero, quello della palla a spicchi. Arriva il momento della presentazione. Alla spicciolata entrano gli ungheresi, quasi come a voler sottolineare il tono dimesso con cui affronteranno la gara.

Gli azzurri entrano tra gli applausi dei 5000 di Masnago, ora pronti a sostenere la squadra verso il sogno. Gli inni, emozionanti come sempre, con tutto il palazzo a cantare l’inno di Mameli. L’atmosfera è quasi magica: sembra una di quelle serate in cui a Varese possono succedere solo cose positive. Una di quelle tante serate che il vecchio Lino Oldrini ha vissuto nella sua storia fatta di tanti trionfi. Successi gialloblu o biancorossi, ma stasera servirà un successo azzurro. Tanta è l’attesa che il popolo azzurro è quasi fin troppo silente, lontano dall’atmosfera da battaglia di quando scende in campo la padrona di casa, la Pallacanestro Varese. Gentile traina, l’Ungheria è arrendevole e dopo un parziale di 15-0 la gara è già finita per il netto divario di forze in campo: 34-15 e tanti saluti a Pechino. La gara si trascina, quasi stancamente, fino all’ultima tripla che fissa il 75-41 finale.

Poi, esplode la festa in campo e sugli spalti. Quegli occhi di bimbo sprizzano di felicità, forse non sa neanche quanto si sia sofferto prima di arrivare a questo Mondiale. Non sa di quell’Olimpiade persa al supplementare a Torino in una calda notte di luglio del 2016, ad esempio. Sugli spalti si balla e si salta, è il momento della festa. In campo, Meo Sacchetti viene letteralmente innaffiato di…acqua dai suoi ragazzi che si scatenano in una festa che è resa ancor più magica da migliaia di piccoli cartoncini azzurri sparati nell’aria del palazzetto. Magliette rosse, colore nazionale cinese, per celebrare il successo azzurro. Siamo tornati è il messaggio che campeggia. Tutto il movimento aveva bisogno di questa boccata d’ossigeno per uscire dalle secche dei tanti, enormi problemi che lo attanagliano e tutta Varese voleva festeggiare un evento che rimarrà nella storia del nostro sport. Lunedì c’è la Lituania, ma dal 31 agosto si vola in Cina: cara Italia, a Varese sei Mondiale!!!

Tabellino
Italia – Ungheria 75-41 (15-9, 34-15, 52-33)
Italia: Brooks 5 (1/1, 1/2), Della Valle 15 (1/3, 3/7), Aradori 11 (4/5, 1/4), Gentile 9 (4/9), Vitali 4 (1/1, 0/1), Biligha 8 (4/11), Ricci 6 (0/4, 2/3), Filloy 3 (1/1 da 3), Pascolo 4 (2/5), Cinciarini 2 (1/2, 0/1), Abass 8 (1/7, 2/2), Flaccadori. All. Sacchetti.
Ungheria: Benke 14 (4/5, 2/2), Vojvoda 15 (4/6, 1/4), Eilingsfeld 4 (2/7, 0/1), Ferencz 3 (1/4 da 3), Varadi, Somogyi 2, Rujak, Perl 2 (1/5, 0/1), Filipovity (0/2 da 3), Juhos (0/1), Jones 2 (1/4, 0/5), Keller 1 (0/7). All. Ivkovic.

Matteo Gallo

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