In casa Varese si è consumata l’ennesima giornata folle. Nessuno del Varese, come era prevedibile, si è presentato al “Franco Ossola” che è rimasto chiuso. Luci spente, cancelli chiusi, squadra avversaria e terna arbitrale fuori ad aspettare invano, come da regolamento, sino alle 21.15, orario che coincide con la fine del primo tempo. Così il Varese perde 3-0 a tavolino la gara di recupero contro la Varesina e, per non aver disputato il match, venerdì prenderà anche un punto di penalità. Il presidente Benecchi non si è degnato di comunicare nulla; un comportamento assurdo che non fa parte né del calcio né di qualunque altro sport. Un atteggiamento irrispettoso nei confronti di tutti, in primis dei 109 anni di storia del club che oggi ha toccato un punto ancora più basso. E’ incredibile come si riesca a scavare sempre più giù.
Anche qualora arrivassero novità dal punto di vista societario, non sarebbero gradite. Crediamo che nemmeno l’arrivo di Fadani possa risollevare le sorti del Varese, arrivato al punto di fare la più brutta figura della sua lunga e gloriosa storia. Uno schiaffo alla città da parte di chi non se ne rende neanche conto.
La cosa più disastrosa è che la farsa non è ancora finita. Domenica è prevista la trasferta a Fenegrò: il Varese ci sarà? Pare proprio di sì. La società sarebbe intenzionata a chiedere al Crl di ritirare la squadra Juniores dal suo campionato regionale, andando incontro ad un’ammenda di 5mila euro (che tanto poi forse nessuno pagherà), per farla giocare in Eccellenza fino alla fine della stagione al posto della prima squadra. Una scelta scellerata che dimostra come al Varese non ci sia limite al peggio. La Lega Nazionale Dilettanti oramai non può più far finta di nulla e darebbe il caso che intervenisse.
LA NON DIRETTA DAL FRANCO OSSOLA
seguono aggiornamenti
ore 21.16: il pullman dei rossoblù lascia il Franco Ossola, destinazione ristorante Da Vincenzo a Tradate dove ci sarà pizza per tutti.
ore 21.15; l’attesa è finita, arbitro e Varesina firmano il referto.
ore 20.45: sosta caffé per la terna arbitrale. Mentre in piazzale De Gasperi si discute del futuro del Varese con i tifosi più attaccati.
ore 20.30: si attende al freddo.
ore 20.10: la terna arbitrale conferma che si dovranno attendere le ore 21.15 prima di decretare il 3-0 a tavolino.
ore 20: ecco la situazione attuale e le parole di mister Spilli e del ds Di Caro. Il tecnico della Varesina: “In trent’anni di carriera non mi è mai capitata una cosa del genere; solo una volta in cui il Vigevano non si presentò sul nostro campo”. Questo il commento del direttore sportivo: “La nostra vittoria a tavolino in realtà è una sconfitta per tutti”.
ore 19.55: comunicato ufficiale della Varesina che invita i propri sostenitori a non raggiungere la Città Giardino: ” La squadra è fuori dallo stadio Franco Ossola. Cancelli chiusi e luci spente. Nessuno in rappresentanza del Calcio Varese. È arrivata anche la terna arbitrale che ha comunicato di dover aspettare le ore 21:15, momento in cui sarà finito il termine di attesa. Invitiamo tutti i tifosi ovviamente a non mettersi in strada per raggiungere lo stadio. In caso di sviluppi seguiranno aggiornamenti”.
ore 19.45: nel piazzale fa il suo ingresso una Volvo: “E’ quella di Benecchi!” vocifera qualcuno. Falso allarme, non si tratta di lui.
ore 19.40: momento del té per gli infreddoliti giocatori della Varesina.
ore 19.30: nessuna comunicazione ufficiale da parte del Calcio Varese.
ore 19: la Varesina è arrivata puntuale allo stadio. Dopo qualche minuto è arrivata anche la terna. Tutti fuori dai cancelli chiusi. In piazzale De Gasperi non c’è alcuna traccia del Varese, se non di qualche tifoso.
ore 18: a un’ora di distanza la situazione. I cancelli restano chiusi sia all’ingresso principale che in via Vellone, dove entrano le squadre e nei dintorni non si aggira anima viva.
ore 17:
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Elisa Cascioli
Foto Agenzia Blitz