Dopo quattro anni a Besnate, il numero 1 Francesco Novello ha deciso di cambiare aria e di accettare la corte del neo promosso in Promozione Gorla Maggiore. Per lui, che in queste ore si sta godendo di una meritata vacanza con gli amici a Rodi, si tratta di una ripartenza e di una nuova avventura al di fuori di quella famiglia chiamata Besnatese.

Che cosa ti ha portato a Gorla?
“Il mio percorso a Besnate si era chiuso e, in accordo con il ds Paolo Pozzi, ho preferito separare le nostre strade. Ho scelto Gorla perchè è una bella piazza, una società seria e perchè riuscirò a conciliare un mio nuovo progetto personale. Continuerò a lavorare, ma insieme ho deciso di riprendere a studiare e di iscrivermi ad un corso post diploma per diventare geometra. A Gorla si fanno due allenamenti alla settimana e per me è perfetto per potermi dividere tra il lavoro, lo studio e il calcio”.

francesco novelloCome ti senti a pochi giorni dall’inizio di un nuovo percorso (il Gorla inizierà ad allenarsi domenica 18 agosto)?
“Sono molto motivato, ho grandi stimoli e riparto con slancio. Conosco bene mister Contaldo che ho avuto come tecnico da Esordiente ad Albizzate più di 10 anni fa e che poi ho ritrovato alla Solbiasommese. Conosco, inoltre, anche Paolillo, che è stato mio compagno di squadra alla Solbiasommese, e poi pure Falsaperna, Puricelli e Caristina che ho incontrato molte volte durante i tornei estivi. Sono pronto a lavorare duro, anche perchè il mio è un ruolo delicato e i difensori ed io dovremo intenderci molto bene”.

Il Gorla è una formazione neopromossa. Quali sono gli obiettivi?
“Da anni gioco in Promozione e sono consapevole che i ritmi sono ben diversi dalla Prima Categoria. Siamo pronti ad impegnarci e a dare il massimo in ogni occasione. Partiamo tutti da 0 punti e non ci poniamo limiti, vedremo a campionato in corso a cosa potremo ambire. Personalmente sono pronto a dare il 120% anche perché sono nuovo e voglio fare bene”.

Sei partito dalla squadra del tuo paese, l’Albizzate, e poi non hai cambiato molte società. Rimani fedele ad una bandiera per vari anni, di solito. 
“Sì, ho cominciato all’Albizzate, sono stato convocato con la Rappresentativa Allievi e l’anno successivo sono passato alla Solbiasommese dove sono rimasto per tre anni tra gli Juniores e la prima squadra. Nelle ultime quattro stagioni, invece, ho difeso la porta della Besnatese”.

Che ricordi hai?
“Sono arrivato da giovanissimo come fuori quota e sono cresciuto di anno in anno accompagnato per mano da tutti i componenti di quella grande famiglia. Ringrazio tutti, dai magazzinieri che mi hanno sempre aiutato con il sorriso, al presidente Rolando Pozzi, a suo figlio e dirigente Paolo Pozzi fino al mister dei portieri Alessandro Bassani. Con lui ho legato tanto e devo a lui molto di quello che ho imparato finora. Ci rivedremo sicuramente sul campo e quella con la Besnatese non sarà una partita come le altre”.

Laura Paganini