A ventiquattrore esatte dall’annuncio della squadra della sospensione dell’attività, conseguenza inevitabile del dietrofront di Domenico Altomonte che ha fatto saltare il passaggio di quote, si registra ancora il silenzio da parte della società. Il presidente Claudio Benecchi, unico proprietario, non rilascia dichiarazioni né commenti in merito alla vicenda e il futuro adesso è sempre più nero. Martedì prossimo, 16 aprile, il Varese potrebbe essere dichiarato fallito dal Tribunale cittadino in base alle due istanze presentate: quella del fornitore di materiale tecnico Macron e quella dello studio legale Colombetti. Inoltre potrebbero accordarsi altri creditori e la lista è lunga, basti pensare che l’impresa delle pulizie ingaggiata in questa stagione per sede, stadio e Varesello avanza fatture per un totale di 27mila euro e la sensazione è che sia la punta dell’Iceberg. I debiti ammontano a circa 800mila euro e dopo la sentenza potrebbe esserci un curatore fallimentare ad occuparsi della faccenda.

Nonostante la bocca cucita, Benecchi pare sia al lavoro per procurarsi ulteriore documentazione e il canale con Altomonte ci risulta clamorosamente aperto. Proprio in mattinata il numero un del Varese avrebbe fatto sistemare la questione aumento capitale sociale che ha fatto saltare la trattativa. Ovviamente nessun versamento di denaro fresco, ma l’obbligo della sottoscrizione è sparito dalla visura camerale  La trattativa riprende quota? Al momento non c’è nulla di concreto ed è inutile coltivare ogni tipo di speranza, però…
L’unica cosa certa è che la squadra non c’è più e stavolta non è disposta a tornare solo sulla base di promesse. Questa domenica il campionato è fermo per via del Torneo delle Regioni, riprenderà il lunedì di Pasquetta per poi concludersi domenica 29. Per fortuna, il calendario biancorosso prevede sfide contro Mariano e Accademia Pavese, squadre che non hanno più nulla da chiedere alla classifica. Se nessuno dovesse presentarsi a entrambe le sfide, il Varese sarebbe escluso a fronte delle quattro rinunce (dopo quelle con Varesina e Fenegrò) e posizionato all’ultimo posto. In questo modo decadrebbero anche tutti i vincoli con gli Under 25. Poi c’è da considerare anche la penalizzazione per le vertenze non pagate non ancora arrivata.
Penalizzato, radiato e fallito: una fine peggio di questa non poteva esserci…. o forse sì.

Elisa Cascioli