La nuova Lilli Ferri. L’allenatrice della storica promozione in serie A2 della Pallacanestro Femminile Varese ha scelto di ricominciare da Lodi, dalla Pallacanestro Fanfulla 2000, squadra che milita nel campionato di serie B.
L’allenatrice 51enne di Lonate Pozzolo, Sport & Business Coach e iscritta all’albo dei Certified Mental Coach italiani, ha deciso di ripartire rimettendosi in gioco in un’altra importante sfida. La pallacanestro infatti è da sempre la sua passione, una ragione di vita che finora l’ha accompagnata e che ancora l’accompagnerà nel suo percorso professionale. Dopo l’esonero a febbraio da parte della società biancorossa (una stagione davvero sfortunata per le varesine che al termine del campionato sono di nuovo retrocesse in serie B), Lilli Ferri è stata chiamata dai dirigenti lodigiani per portare avanti il progetto di crescita della società lombarda, la passata stagione la Fanfulla 2000 Basket si è giocata la promozione in A2 arrivando a disputare la semifinale playoff e perdendo poi la “bella” giocata a Lodi contro il San Giorgio Mantova.

Una nuova sfida ti attende, sei pronta?
“La ritengo molto stimolante, un’occasione per rimettermi alla prova dopo tanti anni. Ti dico la verità: le sfide mi piacciono molto, occorre rischiare e darsi altre chances, i cambiamenti credo siano fisiologici”.

Ti è stata proposta un’esperienza a Lodi in serie B. Per quale motivo hai deciso di sposare il progetto di questa società?
“Quando sono stata contattata dalla dirigenza mi hanno subito colpito il trasporto e la passione per questo sport; ti confesso che due essenzialmente sono stati i fattori che mi hanno portato ad accettare: il “sentirmi a casa” (l’impressione che ho avuto infatti è stata quella di entrare a far parte di una famiglia con le ragazze che formano un gruppo solido) e l’avere a disposizione un nucleo di giocatrici molto competitivo a cui si possono aggiungere dei buoni innesti. Tutto ciò è alquanto motivante”.

Come sei stata accolta dalla società e dai tifosi? L’impatto è stato buono?
“Ho già sentito alcune delle mie ragazze e ho conosciuto la dirigenza della società. Da quello che ho potuto capire finora la squadra ha un buon seguito e negli anni scorsi è stata anche una piazza importante in serie A2. Iniziamo la preparazione in agosto, mentre il campionato prende invece il via alla fine di settembre. Abbiamo un mese di tempo per arrivare ai nastri di partenza con la condizione fisica migliore. Si comincia con l’Opening Day, due giorni in cui si giocano tutte le gare della prima giornata come da tradizione e quest’anno come sede è stata scelta Macherio, in Brianza”.

Come giudichi il livello del campionato del prossimo anno?
“Si tratta di un campionato livellato e certamente equilibrato, diverse squadre si sono rafforzate e si presentano ad inizio campionato piuttosto competitive. Faccio qualche nome: il Basket Femminile Milano, il Basket Star Milano e la stessa Varese”.

A proposito di Varese, gran parte della tua vita da allenatrice l’hai trascorsa proprio nella città giardino. Cosa ti è rimasto di quegli anni?
“Sono arrivata a Varese nel 2011, ho vissuto la promozione della squadra dalla serie C alla B e dalla B alla serie A2, emozioni indescrivibili che rimarranno per sempre dentro di me. Fra le mie soddisfazioni più importanti voglio anche citare le tre finali nazionali di categoria Under 17, 18 e 20. Insomma anni bellissimi ed indimenticabili. Mi porto via tutto ciò che sono riuscita a costruire giorno dopo giorno e anche le persone che mi hanno aiutata e che hanno creduto in me”.

Benedetta Lodolini