Guai a dimenticarsi del girone M di seconda categoria!
In un’annata che ci sta regalando grandi emozioni e classifiche avvincenti in tutto il calcio dilettanti, guai a dimenticarsi della seconda categoria e guai a dimenticarsi di quell’Olgiatese che fino ad un anno fa era in uno stato embrionale fatto più di intenzioni che di un processo vero e proprio pronto a venire alla luce. Succede però che le intenzioni fanno passi in avanti, che le idee si sommano, che le forze e l’entusiasmo si uniscono, che tra una risata e l’altra ci pensa quel briciolo di serietà a rendere tutto incredibilmente più vero e realistico.
La realtà è semplice: il direttore generale Carnelli, da anni anima dell’Olgiatese e capace di tenere vivo un folto settore giovanile, ha un sogno, ovvero tornare ad avere una prima squadra con indosso quella maglia. Ed ecco che il compagno d’avventura per questa nuova pagina dell’Olgiatese si chiama Alessandro Amato, “solo” ds inizialmente, anche mister dalla 9° giornata in poi.

amato olgiateseCome nasce questa nuova avventura?
Ero allenatore dei 2007 ad Olgiate e il direttore Carnelli un po’ per gioco mi racconta della sua idea, all’inizio l’abbiamo presa sul ridere, ma poi ci siamo resi conto di ciò che potessimo davvero fare, ci guardavamo attorno e non capivamo come tutta quella struttura potesse essere così poco sfruttata, e così ci siamo rimboccati le maniche ed in 2/3 mesi abbiamo costruito qualcosa che comunque andrà ci farà camminare a testa alta”.

Se sei soddisfatto di questa scelta non te lo chiedo neanche…
Adesso è facile dire sì, ma se c’è una cosa che ho imparato dal calcio è quanto conti essere rispettati, avere la stima di chi hai attorno prima come persona e poi come sportivo, è questa la vera soddisfazione ecco perché per me era già una vittoria quando lo stesso Carnelli mi ha coinvolto in questo progetto, perché sapeva esattamente con che tipo d’uomo avesse a che fare, una persona leale, che parla chiaro, a cui non importano le categorie, per me se uno ha i mezzi per fare bene le cose, deve farle bene punto, a prescindere da tutto”.

Poi succede che mister Bogani deve lasciare per motivi personali ed oltre il ruolo di ds ti ritrovi anche in panchina, per la prima volta alla guida di una prima squadra…
Sono subentrato alla nona giornata nella gara con la Borsanese, ed effettivamente mi sono trovato a dover svolgere questo duplice compito, io credo sempre che la differenza sta nel come fai le cose, io ci metto passione, lealtà, educazione e rispetto, e gratificazioni sono una conseguenza”.

olgiatese_4Ma non è ancora tutto: il tuo cammino fatto di 8 successi, 4 pareggi ed una sola sconfitta spinge l’Olgiatese in alto, ad appena 4 punti dalla vetta, ed ora non ci si può nascondere.
No ma che nascondersi, non è nella mia indole, è un campionato intenso questo ed è un campionato che dice che ci siamo e ben venga, possiamo parlare e raccontare, e ricordare, ma quello che fai sul campo resta, e resta per sempre, questi ragazzi sono un esempio di serietà e professionalità incredibile, hanno dei valori ma sono forti soprattutto di testa, basti vedere come stanno rispondendo domenica dopo domenica nonostante le assenze pesanti, mancano 7 battaglie, sappiamo che ci giocheremo il tutto per tutto”.

Che campionato ti sembra questo? Quali sono le squadre che ti sono piaciute di più?
È un bellissimo campionato, avvincente, dove ci sono almeno 5/6 squadre ben attrezzate, il Ferno adesso è in mini fuga, ed è sicuramente una bella formazione, a me è piaciuto anche il Bienate per il suo gioco, e poi c’è la Crennese, altra squadra tosta che si è rinforzata notevolmente e che da dicembre in poi ha collezionato un ruolino di marcia invidiabile, grazie anche ai nomi importanti che fanno parte della sua rosa”.

Con tutto il rispetto per la Crennese Gallaratese, ce lo insegni tu, però, che i nomi importanti non bastano, è sufficiente pensare a quel famoso campionato a Tradate…
Avere in una rosa 16/18 giocatori di valore ti permette di avere una certezza in più, ma hai ragione non basta, per vincere i campionati ci deve essere un insieme di fattori giusti, dalla società al gruppo, alla determinazione…nell’anno della vittoria con il Tradate quanto a nomi c’erano squadre più forti, ma come gruppo eravamo unico, nonostante le mille controversie, io facevo il ds ed il giocatore, anche lì avevo un duplice ruolo ed alla fine mi sono detto bravo da solo, raccogliemmo i frutti del nostro lavoro, io non sono uno che sposa in pieno la filosofia “Chi vince è il più forte in assoluto”, ma sono uno che crede che chi vince ha tutti i meriti per aver fatto qualcosa di grandioso; ti faccio un altro esempio…

olgiatese_3Vai spara.
Quando andai alla Juve Cusano il presidente aveva fatto una squadra che avrebbe potuto vincere il campionato d’eccellenza a mani basse, ed invece facemmo fatica in promozione, dopo le prime 6/7 giornate ci aggiravamo intorno alla 7/8° piazza, a quel punto ci guardammo in faccia, ci scattò qualcosa dentro, s’innescò un meccanismo che in realtà non è nemmeno allenabile e spiccammo il volo: il 31 marzo vincemmo il campionato con 19 punti sulla seconda in classifica; quello che voglio dire è che i valori non li alteri, ma se non sai assemblarli, se non c’è gruppo, coinvolgimento, non vai da nessuna parte”.

Ed invece qui ad Olgiate sapete benissimo in che direzione andare, a partire da domenica quando andrete a Bienate, che gara ti aspetti?
Mi aspetto una gara di calcio vero, intensa, dove entrambe metteremo in campo le nostre qualità, loro li ho visti molto bene a livello fisico ed hanno giocatori per fare degli strappi importanti, dovremo fare attenzione e giocarci le nostre carte, spero e sono convinto che assisteremo ad una bella partita”.

E come non credere ad uno che ha vinto campionati a grappoli, che ha siglato quasi 300 gol in carriera, che ha la capacità di ricoprire così tanti ruoli e di farlo in maniera esemplare e che ha ancora la passione di un ragazzino?

Il cammino dell’Olgiatese

Mariella Lamonica